Per essere il mestiere più antico del mondo, ne ha creato un sacco di nuovi: intorno alla prostituzione d'alto bordo, l'unica attività produttiva vigorosamente sostenuta dal governo Berlusconi, sta fiorendo una galassia di professionalità e di specializzazioni, con interessanti possibilità di carriera per giovani e meno giovani. Ecco le più allettanti.
GHOST PUSSY PROVIDER (GPP)
Altro che Ghost Writer: oggi è il GPP (Fornitore Occulto di Topa) la figura più ricercata nello staff del politico italiano, che non ha tempo di occuparsi personalmente del proprio vettovagliamento sessuale, e se lo fa combina disastri, vedi Sircana e Marrazzo. Già ai tempi del caso Tarantini, e degli affari della "cricca" era apparso chiaro che una confezione six-pack di escort da consumare dopocena è l'omaggio più indovinato per conquistare la riconoscenza dell'uomo di potere, ed è molto meno costoso di un Rolex. Requisiti minimi per aprire l'attività di GPP: una monovolume, un telefonino e la capacità di distinguere le due sorelle De Vivo.
Se non può rifornirsi di bonazze all'ingrosso (non tutti hanno la fortuna di dirigere un tg Mediaset) può bastare uno stock di bambole gonfiabili: il cliente le troverà molto più naturali delle solite starlette siliconate, e in più durante le intercettazioni al massimo si lasciano scappare un «psshhhh». Il GPP non va confuso con il volgare ruffiano: non è tenuto a indossare giacche pacchiane e gioielli volgari, anche se guardando Lele Mora non si direbbe.
OFFICIAL DUMMY BOYFRIEND
In aumento esponenziale anche la richiesta di fidanzati-prestanome per salvare la faccia al vero utilizzatore finale di una starlet minorenne. Si tratta della classica collaborazione a tempo determinato, ma ben pagata e poco faticosa, e consiste nel farsi fotografare da un paparazzo mentre si passeggia mano nella mano su un lungomare con una tettona diciassettenne presentata cinque minuti prima da Alfonso Signorini. Un'opportunità interessante per tanti ex tronisti non riassorbiti dall'indotto dei reality show, non abbastanza equipaggiati per lanciarsi nell'industria del porno, e con capacità attoriali così scarse da essere scartati anche da un casting per manichini dell'Oviesse. Agli aspiranti ODB si richiede di chiamarsi Luca o Christian, di possedere fisico atletico e look da personaggio secondario di «Un posto al sole», di tenere la bocca cucita e soprattutto le mani a posto, quando non c'è nessun obiettivo nei paraggi. Ultimora: a Palazzo Grazioli è in corso la selezione finale per la ODG (Official Dummy Girlfriend) di Silvio Berlusconi. Il premier sarebbe ancora indeciso su quale delle tre scimmiette scegliere.
SEXUAL QUALITY CONTROL BRIEFER
La chance ideale per ragazze flessibili: per diventare SQCB, infatti, serve una competenza a 360 gradi, oppure quattro competenze a 90 gradi - valletta scosciata, igienista dentale, reclutatrice di escort e consigliere regionale del Pdl (in ordine di decenza). La parabola professionale di riferimento è quella di Nicole Minetti: si spoglia in tivù per pagarsi gli studi (in un mese riesce a comprarne addirittura due in centro), poi viene assunta come igienista dal San Raffaele, dove rivela una grande serietà professionale: porta solo tanga a filo interdentale. Qui incontra il premier convalescente dall'attentato di piazza Duomo, e lo rassicura: quelle che porta nel reggiseno non sono riproduzioni del Cupolone. E' lui a candidarla alla regione Lombardia con firme false («no, comprate all'outlet», precisa lei) e a nominarla cittì del settore giovanile delle conigliette di Arcore. Oggi Nicole è un modello per tutte le ragazze convinte che per far carriera non si è obbligate a vendere il proprio corpo: si può anche vendere quelli delle altre. Ragazze che hanno sogni all'antica: un uomo che le protegga, una casa lussuosa da mandare avanti. Chimere purtroppo irrealizzabili in Italia, fino a che non apriranno bordelli stile Las Vegas; ma nel frattempo le SQCB possono sempre aspirare al ministero delle Pari Opportunità.
ENCOURAGING GIVE-IT-AWAY FATHER (EGF)
Professione relativamente nuova in Italia, ma molto diffusa nei villaggi della Cambogia e della Thailandia, il Padre che Incita la Figlia a Darla Via offre ai cinquantenni la possibilità di riciclarsi in un settore strategico del mercato del lavoro. Se ogni ragazza è davvero seduta su una fortuna e non lo sa, come sostengono Mae West, Piero Ostellino e la Federazione Mondiale Papponi, è giusto che una figlia faccia un po' di posto al genitore. E anche lei, del resto, a volte può avere bisogno delle parole buone di un padre, tipo «Fatti avanti, cretina, se no le altre si prendono tutto», oppure «Un altro pompino e il tuo papà cambia macchina.» L'EGF mostra a testa alta le buste firmate Silvio che la sua bambina gli spedisce tutti i mesi: lui almeno in cambio di sesso le offre un appartamento all'Olgettina, lavoro in tivù e denaro contante, mentre il suo prof all'università al massimo sganciava una cena in trattoria e un posto da ricercatrice non retribuito. Per diventare EGF non servono particolari requisiti, a parte una figlia bona e un capiente porta-cd per ospitare tutti i dischi-omaggio di Mariano Apicella che arrivano da Arcore.
CIRCLE&BARREL HITTING CARDINAL (CBHC)
Profilo ricercato con urgenza nella Santa Sede, il Cardinale Cerchiobottista deve riuscire nel difficilissimo intento di prendere le distanze da un premier puttaniere spudorato e in stato di peccato mortale, pur continuando ad appoggiare il suo governo bigotto e oscurantista. A dispetto della millenaria esperienza del Vaticano in fatto di ipocrisia e doppiezza, quest'impresa, che già Sant'Agostino chiamava "contestualizzatio", sta bruciando le risorse psicofisiche di un cardinale dopo l'altro, rendendo necessaria l'assunzione di nuovi CBHC con coscienze fresche ed elastiche, pronti a barattare senza batter ciglio l'etica cristiana con finanziamenti alle scuole private e sgravi fiscali per gli enti ecclesiastici. «Solo nell'ultimo anno abbiamo giustificato la bestemmia, la corruzione, il mercimonio di voti e il meretricio», lamenta un alto prelato, «è dai tempi di papa Borgia che qui non si contestualizzava tanto».