Turisti, ma non per caso. Negli ultimi anni la crisi economica ha creato un nuovo tipo di viaggiatore, più esigente e consapevole, che vuole il meglio dai soldi che spende ed è, soprattutto, alla ricerca di qualità. La diffusione sul Web di siti, community e blog in cui è possibile condividere temi ed esperienze, oltre alla possibilità di confrontare i prezzi, ha cambiato radicalmente il modo di organizzare la propria vacanza, che viene meditata e curata facendo attenzione ai dettagli e alle diverse alternative. Tra gli strumenti a disposizione, oltre alla Rete, ci sono le guide, che non hanno perso il loro appeal, anzi.
La nuova edizione di "Alberghi e Ristoranti d'Italia" è un moderno baedeker che raccoglie 2.800 indirizzi, con oltre cento novità rispetto allo scorso anno. Una selezione mirata, come quella che suggerirebbe un amico, dove gli hotel non sono anonimi contenitori di stanze, ma luoghi emozionali, il punto di partenza per la riuscita del viaggio. Attraverso schede tecniche, immagini e descrizioni, ognuno può trovare quello che cerca. Gli amanti del design, quello autentico, hanno le dritte giuste sulle ultime creazioni di Philippe Starck o Fabio Novembre. E poi ci sono le nuove tendenze, come i relais gourmand, dove si mangia bene e dopo cena si può riposare sul posto, gli alberghi diffusi, ricavati tra le mura spesse e silenziose di antichi borghi, gli hotel con centro benessere, dove staccare i fili e ritemprare la mente e il corpo, quelli congressuali indirizzati a chi si muove per business, e quelli di charme per una fuga a due. Leggendo poche righe, sui dettagli dell'arredamento o lo stile di accoglienza, si assapora la filosofia del soggiorno.
Molto spazio, nella guida, è anche dedicato alla ristorazione, con la segnalazione dei tavoli da prenotare in ogni angolo d'Italia. Il volume permette preziose scoperte, come quella che molti tra i migliori ristoranti si trovano proprio all'interno degli alberghi. "Basta analizzare la classifica dei migliori ristoranti stilata quest'anno dalla nostra Guida Ristoranti", spiega il curatore Enzo Vizzari, "per notare la presenza nelle prime posizioni di tante attività interne agli alberghi. Un risultato in netta controtendenza rispetto al passato, quando mangiare in hotel era un suicidio gastronomico. Trend che testimonia una scelta molte volte anti-economica nel bilancio della struttura, ma che premia la passione e la tenacia dei titolari". Passione e tenacia sono la chiave per uscire dalla crisi del settore alberghiero che, nell'ultimo decennio, si è concretizzata con un arresto che fa segnare fatturati fermi a quelli del 2001.
In termini economici, hanno perso terreno proprio le destinazioni che sono state il fiore all'occhiello dell'accoglienza turistica, dall'Alto Adige alla Toscana, da Roma a Venezia. L'offerta alberghiera italiana, per ridare all'Italia lo scettro di destinazione tra le più ambite al mondo, deve tornare competitiva, accogliendo i desideri degli ospiti, riqualificando i servizi, offrendo buon rapporto qualità/prezzo. Tutti elementi che contraddistinguono la selezione fatta dalla nuova guida "Alberghi e Ristoranti d'Italia" 2011. Perché un viaggio riuscito inizia proprio dalla stanza dell'hotel.