La Corte dei Conti ha deciso di aprire un'istruttoria per le spese senza senso della governatrice Polverini: dalle rievocazioni storiche alle feste locali, fino alle campagne di marketing affidate ai suoi amici

La Corte dei Conti ha aperto un faro sugli sprechi e sui presunti sperperi di denaro pubblico da parte della Regione Lazio guidata da Renata Polverini. Da qualche settimana è infatti in corso un'istruttoria avviata dalla procura regionale: i magistrati contabili stanno analizzando molti dei finanziamenti (per un totale di svariati milionari di euro) effettuati dalla Polverini e dai suoi uomini per le cosiddette "spese di comunicazione" della Regione.

Non solo. Nel mirino dei contabili sono finiti anche i soldi investiti in decine di sagre paesane, feste di ogni tipo ed eventi promozionali di dubbia utilità. Dalla procura bocche cucite, ma pare che i magistrati abbiano posto l'attenzione anche su quanto denunciato da alcune inchieste de 'L'Espresso' (come questa) pubblicate nelle ultime settimane.

Leggendo le determine della giunta regionale, in effetti, sembra che la Polverini, quando si tratta di pubblicizzare se stessa o le attività della Regione, non badi davvero a spese. Dalla "Rievocazione storica della battaglia di Lepanto" a Sermoneta al "Carosello storico dei rioni" e il "Latium festival" di Cori, dalla "Sagra del carciofo" di Sezze al Museo della Zampogna di Villa Latina, Renata ha finanziato - con centinaia di migliaia di euro - di tutto e di più.

Nella lista c'è l'imbarazzo della scelta: dal "Piano Casa" e al Piano Rifiuti (703 mila euro) alle iniziative per "Un Mare sicuro" (98 mila euro), senza dimenticare la campagna da 221 mila euro contro gli incendi boschivi (nel 2010 è partita paradossalmente a settembre, a estate finita), la "Fetes de Wallonie" in Belgio, il progetto "Battisti e basta" (sempre a Bruxelles), il "Festival del libro di Istanbul" (20 mila euro), mentre 180 mila euro sono finite per il "Dubai Natural & Organic Product Expo".

La Corte dei conti ora vuole vederci chiaro. Soprattutto, sta studiando le spese più discutibili. Come quella da 184.300 per una campagna promozionale sugli sconti sui biglietti di autobus e tram per gli under 30: la gara - a cui hanno partecipato in quattro - è stata vinta da Francesco Mascioscia, pubblicitario ed ex candidato nella lista Polverini nelle elezioni regionali del 2010.