Un grande viaggio nella nostra mente e nelle ricerche di chi l'ha studiata: da Socrate Freud, da Jung a Lacan. Spiegati da Umberto Galimberti. Da venerdì in edicola con 'l'Espresso'

Convenzionalmente, in Occidente, l'era moderna si fa cominciare con la scoperta dell'America. Tuttavia c'è un principio più sottile che rende forse maggiormente evidente la condizione occidentale: Sigmund Freud e "L'interpretazione dei sogni" del 1898. È qui che rinasce l'individuo nel suo senso più pieno, non più subalterno alla religione, non totalmente implicato nei meccanismi sociali. In una parola, con Freud nasce la modernità dell'uomo. Con lui si riallaccia quel filo rosso che parte dalla filosofia greca di pensatori come Socrate ed Eraclito e di tanti che oltre 2500 anni fa avevano cominciato a occup arsi di psiche.

Ci sono stati anche grandi saggi cristiani come Agostino e filosofi come Spinoza a discutere a fondo il tema dell'individuo, ma la centralità dell'uomo riprende con le teorie freudiane.

"Psicologia", la nuova collana in 16 Dvd di "Repubblica" e "l'Espresso" in collaborazione con "Mente&Cervello", propone una serie di incontri in cui i massimi esperti ripercorrono le tappe fondamentali. Si parte con Umberto Galimberti, curatore scientifico della collana, che ricostruisce l'evoluzione del concetto di psiche dagli antichi greci al padre della psicoanalisi.

Nel secondo Dvd la rivoluzione freudiana. Dopo Freud e in contrasto con lui, Carl Gustav Jung portò la psicoanalisi verso quella che definiva "psicologia del profondo". Certe teorie di Jung sono state avversate dagli analisti freudiani e nonostante il suo discorso sull'inconscio collettivo abbia un'indubbia fascinazione da molte parti si sono alzate critiche a questo metodo analitico.

Con Jacques Lacan c'è un ritorno alle teorie freudiane, ma stavolta messe in relazione con la struttura linguistica cui avevano dato corpo Ferdinand De Saussure e Roman Jakobson. In questo modo Lacan riporta l'inconscio al trauma originario del linguaggio, dandogli la priorità sull'argomento principe di Freud: il sesso.

È stato Erich Fromm, in seguito, a riprendere ancora Freud cercando di andare oltre l'individuo per connettere psicologia e sociologia. Secondo Fromm, l'uomo non è malato soltanto per traumi avvenuti nell'infanzia, ma anche per le azioni dettate da una società malata. Quasi tutti i temi della modernità novecentesca partono da qui: le neuroscienze, la critica al totalitarismo, la liberazione sessuale e le relazioni familiari, la bioetica e la pedagogia.

A questi temi sono dedicati gli ultimi Dvd della collana, che raccontano come le teorie psicologiche abbiano posto la base per gli studi di tutto quell'universo umano di pulsioni, passioni e riflessioni cui altre discipline come la filosofia o verità testimoniali come i credi religiosi non avevano saputo rispondere.