Silvio Berlusconi, il PdL e il caos dichiarazioni. Dalla "pugnalata alle spalle" all' "embé io non ho fatto passi indietro". Dal "voltastomaco" al voto. Mentre Bondi e Brunetta promettevano: la sfiducia sarà "in-con-di-zio-na-ta".

«Enrico Letta mi ha pugnalato, la nostra esperienza nel governo Letta è finita». Una crisi di governo ufficiale, insanabile, irreversibile, questo c'aveva raccontato Silvio Berlusconi negli ultimi giorni. Una scelta avallata dalle grida e dai voti di falchi e pitonesse, un'accelerazione improvvisa, che ha spaccato il partito e creato non poche preoccupazioni tra cittadini, mercati, istituzioni.

Bene, abbiamo scherzato. Non è successo niente. Il capogruppo Renato Brunetta aveva appena confermato  - sillabando con cura - che la scelta di sfiduciare l'esecutivo era stata presa “all'unanimità”. Ma pochi minuti dopo, come nulla fosse, intervenendo al Senato della Repubblica, ecco il Cavaliere che t'annuncia una fiducia piena al buon Enrichetto.

L'esecutivo è salvo. Si va avanti. La cosa incredibile è che uscendo da Palazzo Madama, tra i fischi dei contestatori, l'ex presidente del Consiglio ha avuto il coraggio di dire che «embé?, io non ho fatto nessuna marcia indietro». Bene, ci troviamo costretti a riavvolgere il nastro.

Silvio Berlusconi, 28 settembre 2013:
"I ministri Pdl si dimettano per per non rendersi complici, e per non rendere complice il Popolo della Libertà, di una ulteriore odiosa vessazione imposta dalla sinistra agli italiani".

Silvio Berlusconi, 29 settembre 2013:
"Non sono stanco di combattere, sono in piena forma. Stanotte dopo 59 notti in cui non riuscivo a dormire, ho dormito 10 ore di fila. Sono pronto a riprendere la battaglia. Non potevamo sostenere il governo delle tasse. Vogliamo elezioni il più presto possibile, e le vinceremo".

Dopo le dimissioni dei parlamentari Pdl, arrivano quelle dei ministri berlusconiani, 30 settembre 2013:
"Le nostre sono dimissioni irrevocabili".
Biancofiore

Michaela Biancofiore, Pdl, 30 settembre 2013:
"Oggi, innanzi ad un decreto fatto saltare per ripicca per l'odio che la sinistra cova da sempre per Berlusconi, non potevamo certo intestarci come alleati di governo un provvedimento disastroso per l'economia, criminale per i consumi, fatto contro gli italiani. Bene ha fatto Berlusconi a chiedere il ritiro della della delegazione Ministeriale di Fi-Pdl. Siamo tutti con lui, sempre e per sempre. Non potremmo mai accettare, come abbiamo sempre sentenziato, di violare gli accordi con i cittadini e di venire meno ai nostri principi e valori. Il Pd si conferma il partito delle tasse e non avrà mai il favore del popolo italiano... Chi dà ancora una volta per seppellito Berlusconi, sappia che ne uscirà a testa alta, come sempre. Resteranno delusi".

Silvio Berlusconi all'assemblea dei parlamentari Pdl, 30 settembre 2013:
"La decisione di far dimettere i ministri è stata mia. La nostra alleanza con il governo Letta è finita".

Mara Carfagna, Pdl, 1 ottobre:
"Noi di Forza Italia non saremo mai complici di miopi politiche!".

Lucio Malan, Pdl, 1 ottobre 2013:
"Non ci sono margini di trattativa, si torna al voto".

Vincenzo Gibiino, Pdl, 1 ottobre 2013:
"Forza Italia-Pdl non poteva assecondare passivamente una politica generatrice di sola miseria".

Francesco Giro, Pdl, 1 ottobre 2013:
"Il presidente Berlusconi ha parlato e ha ribadito la sua intenzione di chiedere a tutti i
parlamentari, sia al Senato che alla Camera, di non votare la fiducia all'attuale governo Letta e di andare a votare il più presto possibile. Letta deve dimettersi".

Ignazio Abrignato, Pdl, 1 ottobre 2013:
"Oggi, dopo il chiaro tentativo della sinistra, a ogni livello, di voler eliminare il presidente Berlusconi dalla scena politica, e non solo, con che coraggio ci si può chiedere di votargli ancora una fiducia, trasformandoci in tal modo anche noi in carnefici di Berlusconi?".

Giancarlo Galan, Pdl, 1 ottobre 2013:
"Oggi ho in mente questa frase di Churchill: 'potevano scegliere tra il disonore e la guerra,
hanno scelto il disonore e avranno la guerra'".

Alessandro Sallusti a Fabrizio Cicchitto, colpevole di voler votare la fiducia a Letta, 1 ottobre 2013:
"Traditore, vigliacco, stai con Scilipoti e Giovanardi - vicino alle posizioni di Alba Dorata - sei la stampella della sinistra, sei antiberlusconiano!".

Mariastella Gelmini, Pdl, 1 ottobre 2013:
"Chi ci vuol male rimarrà deluso... Tutti uniti con il Presidente Berlusconi in Forza Italia".

Deborah Bergamini, Pdl, 1 ottobre 2013:
"Questo Paese ha bisogno di cambiare, di essere liberato da un sistema di menzogne e di opacità che ribalta sistematicamente il senso delle cose che accadono".

Silvio Berlusconi, intervistato da Panorama, 1 ottobre 2013:
"Quella di Letta è stata una pugnalata, una ritorsione inaccettabile. Un dispetto. Con l’aggravante di attribuire a noi la responsabilità della decisione sull'Iva. Insomma, Letta annunciava nuove tasse e le intestava a noi. Inaccettabile. Altro che colpo di testa mio. È stato il suo un colpo basso".

Silvio Berlusconi, lettera a Tempi, 1 ottobre 2013:
"Enrico Letta e Giorgio Napolitano hanno permesso il mio assassinio politico, non sono più credibili ed affidabili. Per tutto questo ho scelto di porre fine al governo Letta. La parola deve tornare al nostro unico padrone, il popolo italiano. Ho scelto la via del ritorno al giudizio del popolo non per i 'miei guai giudiziari' ma perché si è nettamente evidenziata la realtà di un governo radicalmente ostile".

Ansa, 1 ottobre 2013, ore 21:51:
++ Berlusconi ha deciso, domani il Pdl voti la sfiducia ++

Alessandra Mussolini, Pdl, 2 ottobre 2013:
"Quando il Cavaliere dice che Letta e Napolitano sono inaffidabili, cosa che condivido, come faccio a votare la fiducia?".

Michaela Biancofiore, Pdl, 2 ottobre 2013:
"Sono sgomenta. Ho il voltastomaco innanzi a certa politica di palazzo che ricorda le Idi di Marzo. La storia darà ragione ancora una volta a Berlusconi, gli italiani stanno sempre dalla parte giusta: la sua. La storia insegna: i traditori finiscono reietti e non rieletti".

Retroscena dei quotidiani, 2 ottobre 2013:
Repubblica, Berlusconi: "Parricidio! Angelino, sei un traditore, ti tratterò come Fini". Il Fatto Quotidiano: "Napolitano e Letta hanno permesso il mio omicidio politico". Il Giornale: "Drammatica scissione, Alfano tradisce". Libero: "Berlusconi va allo scontro: sarà sfiducia", e dichiara: "Guarderò in faccia i traditori... Angelino, anche tu mi pugnali alle spalle?".
Sandro Bondi

Sandro Bondi al Senato, pochi minuti prima dell'intervento di Berlusconi, 2 ottobre 2013:
"Voi fallirete, avete avuto come unico risultato quello di spaccare il Pdl, noi non assisteremo a questa umiliazione del nostro partito, di Berlusconi e dell’Italia. Non avete fatto nulla per affrontare il problema politico di Berlusconi, senza di Berlusconi lei, Enrico Letta, non sarebbe seduto su quello scranno! E parlate di comprensione! Basta prenderci in giro! Linguaggio ipocrita, falso!".

Renato Brunetta, al Senato, pochi minuti prima dell'intervento di Berlusconi, 2 ottobre 2013:
"Dopo lunga ed approfondita discussione, il presidente Berlusconi ha scelto di mettere tutto ai voti, e la decisione di sfiduciare Enrico Letta è stata presa all'u-na-ni-mi-tà dei presenti. Abbiamo fatto la controprova: zero voti per la fiducia a Letta. Ne deriva che all'unanimità sfiduceremo il governo Letta".

Silvio Berlusconi, intervento finale al Senato:
"Abbiamo deciso di esprimere voto di fiducia al governo Letta".

Poi, come dicevamo, uscendo dal Senato e contestato dalla folla, ha dichiarato:
"Non ho fatto nessuna marcia indietro".

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