
Le cronache dell'epoca, di Gregorio di Tours e Mario di Avenches, parlano di un'onda enorme che provocò la distruzione di «esseri umani, animali e persino chiese». E che iniziò con il crollo di una grande roccia dal monte Taurendum (oggi Grammont), dalla parte opposta del lago rispetto a dove si trova Ginevra, in corrispondenza del delta del Rodano. I ricercatori oggi sono convinti che a causarlo siano stati i sedimenti accumulati dove il fiume si immette nel lago, che formano un delta ramificato in diversi canali subacquei, simili a un canyon. Quando il masso colpì l'acqua, provocò il collasso del canyon e quindi l'onda anomala.
Ma non è solo storia: gli scienziati hanno anche analizzato lo stato attuale del letto del lago, evidenziando si siano nuovamente formati sedimenti fangosi in corrispondenza del delta del Rodano. E eventi come frane, terremoti o forti tempeste potrebbero causare il collasso della struttura, proprio come allora.