Pubblicità

La Liala d'oggi è sofisticata

L'editor Patricia Chendi racconta il nuovo corso della casa editrice Sonzogno: sempre 'al femminile', ma non solo rosa. Perché le donne sono cambiate. E vogliono di più. E di tutto

È la storica casa editrice di Liala e, in tempi più recenti, della Helen Fielding del “Diario di Bridget Jones” e della Fannie Flagg ?di “Pomodori verdi fritti”. Ma di recente Sonzogno, entrata sotto l’ombrello della veneziana Marsilio, ha intrapreso una nuova strada sulla narrativa al femminile. Così ora propone chicche come la riedizione del romanzo scandalo degli anni Venti “La garçonne” o il sofisticato “L’estate del bene e del male” di Miranda Beverly-Whittermore, un thriller alla Joël Dicker. L’editor di Sonzogno Patricia Chendi ci racconta questa trasformazione.

L’editore di “Liala” sconfessa il rosa ripensando la narrativa al femminile. Perché questo cambiamento di rotta?
«Per motivi commerciali, poiché i diritti di molte autrici di romance sono costosissimi, quindi “potabili” solo per i [[ge:espresso:visioni:cultura:1.192915:article:https://espresso.repubblica.it/visioni/cultura/2014/12/22/news/il-nuovo-rosa-in-libreria-fa-boom-1.192915]]grandi editori, ma anche per il desiderio di differenziarci. Senza abbandonare il Dna di una sigla che si rivolge alle donne, volevamo dare alla casa editrice un taglio di qualità letteraria-. E fare scelte più coraggiose. Dalla grafica alla cura dell’edizione e della traduzione».

Cosa vuol dire seguire il “femminile” ?senza parlare solo d’amore?
«Vuol dire occuparsi delle tematiche che interessano le donne, perché le donne sono cambiate. Non vogliamo davvero rinnegare il rosa, ma raccontare le sfumature dell’esperienza femminile, quelle che gli anglosassoni chiamano “women’s issues”, sia con la narrativa ?che con la saggistica. Dal romanzo storico (sull’amore veneziano di Shakespeare ?è in libreria “La dama nera”) ai saggi ?di Costanza Miriano che fanno polemica. ?Il pubblico delle lettrici è curioso di tutto. ?Le donne sono vivaci, non classiste e capaci di orientarsi. Noi pensiamo a tutte loro».

L'edicola

La pace al ribasso può segnare la fine dell'Europa

Esclusa dai negoziati, per contare deve essere davvero un’Unione di Stati con una sola voce

Pubblicità