Il premier greco è solo contro tutti. Il Fondo Monetario internazionale gli ha voltato le spalle, l'Unione europea non ha più pazienza, l'eurozona è a rischio. L'unico dialogo possibile sembra essere con la Merkel, che deve però fare i conti con gli interessi delle banche e della finanza tedesca

Ultima chance per Tsipras
“E' tempo di decidere” hanno intimato i creditori ad Atene. In una serie di incontri a Bruxelles i plenipotenziari del Fondo Monetario Internazionale hanno detto a Tsipras che il suo governo deve prendere una rapida decisione: quella tra l'accettazione delle riforme economiche proposte e la bancarotta. Secondo gli analisti europei, qualora si optasse per la seconda opzione, allo Stato greco resterebbero ancora dodici mesi di vita. Ciò nonostante le due parti non sono riuscite ad accordarsi. Restano ancora troppe divergenze sul piano dei finanziamenti e sulla scelta di un programma di riforme per la crescita che renda a il debito sostenibile e rimborsabile (Financial Times).

Tensione tra Grecia e Fondo Monetario Internazionale
Momenti di tensione non sono mancati, tanto che, alla fine, i rappresentanti del Fondo Monetario Internazionale hanno abbandonato Bruxelles in segno di protesta contro l'ostinazione dei greci a non accettare le loro direttive. Rientrati a Washington i portavoce del Fondo hanno spiegato in una inusuale conferenza stampa che “non c'era motivo di rimanere in Europa, perché siamo più lontani che mai da un accordo perché permangono enormi differenze di vedute in tutte le aree chiave” (Wall Street Journal).

Eurozona in crisi
In caso di mancato accordo l'Unione europa si troverebbe in grande difficoltà, perché non avrebbe abbastanza tempo per approvare l'accesso ai fondi di salvataggio prima della scadenza dei termini per il pagamento del debito al Fmi (1,5 miliardi di euro entro il 30 giugno) e ai possessori di bond (3,5 miliardi entro il 20 luglio). Bruxelles ha bisogno di giungere a una soluzione al massimo entro il 17 giugno, altrimenti non riuscirebbe a sua volta a rispettare le proprie scadenze internazionali (Financial Times).

Anche l'Unione Europea abbandona la diplomazia
“A questo punto il governo greco deve essere più realistico” ha detto il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, la cui posizione è totalmente allineata a quella del Fondo Monetario Internazionale. Tusk ha incontrato di persona Tsipras e non ha usato mezze parole: “Non c'è più posto per il gioco d'azzardo. Non c'è più tempo per il gioco d'azzardo. E' giunta l'ora che una delle due parti accetti il Game Over” (Reuters). Mercoledì il presidente greco si era anche incontrato con quello della Commissione europea Jean-Claude Juncker. I due avrebbero dovuto rivedersi anche giovedì, cosa che però non è avvenuta date le loro posizioni antitetiche. (Financial Times).

Il fantasma dell'uscita dall'euro
Il faccia a faccia tra Troika e Tsipras potrebbe portare al fallimento dello Stato greco. In tal caso si potrebbe concretizzare la fuoriuscita della Grecia dall'euro. Secondo il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi la Grexit metterebbe in scacco l'intera tenuta del mercato unico europeo, perché creerebbe un precedente pericoloso che potrebbe indurre altri paesi a seguirne l'esempio. A volere essere ricordata come la salvatrice dell'euro e dell'Europa è Angela Merkel, l'unica sul fronte comunitario ad avere adottato posizioni di apertura verso Atene per scongiurarne la fuoriuscita. La Cancelliera tedesca non è però stata esentata da taglienti critiche né dai suoi partner europei, né dai membri del suo stesso governo. Permangono infatti grandi differenze tra le sue vedute e quelle del suo Ministro delle finanze Wolfgang Schäuble. Se per la Merkel l'obiettivo è di tipo politico (ovvero mantenere la Grecia all'interno dell'Unione) Schäuble ha espresso posizione favorevole alla Grexit, su consiglio di Jens Weidmann, presidente della Bundesbank, che ha detto che “la Grecia non ha più tempo”, aggiungendo che il rischio di insolvenza aumenta giorno per giorno e che per evitare che ciò avvenga è meglio lasciare che gli ellenici vadano per la propria strada (Financial Times).

Anche il Bilderberg si occupa della Grecia
Data l'apparente rottura tra greci ed europeisti sarò il gruppo Bilderberg a cercare di trovare una soluzione. L'incontro annuale, iniziato giovedì 11 giugno a Telfs-Buchen (Austria) e che si prolungherà fino a domenica 14, si sta occupando di strategia europea, globalizzazione, Grecia e economia (The Guardian). Molto più numerosi i partecipanti appartenenti al mondo economico-finanziario rispetto a quello della politica. A rappresentare l'Italia vi sono l’ex primo ministro Mario Monti, la giornalista Lilli Gruber, il banchiere Franco Bernabé, gli industriali John Elkann e Gianfelice Rocca (Wired).


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