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Attualità
maggio, 2020

Fase 49: L'Espresso di domenica 24 maggio

Il leader della Lega che usa i fondi pubblici per la propaganda personale. Le nuove frontiere della pandemia in Italia, in Europa e negli Stati Uniti. E gli evasori cacciati dalla Svizzera e costretti a cercare nuovi paradisi fiscali. Ecco cosa trovate sul numero in arrivo. E gli articoli in anteprima su Espresso+

Il nuovo Matteo Salvini: camicia bianca, giacca, occhiali marroni nel taschino e sul volto una mascherina - che però è fatta con un biglietto da 100 euro. L'Espresso sceglie un fotomontaggio per la copertina che denuncia i nuovi trucchi del leader della Lega. Che usa i finanziamenti pubblici per foraggiare propaganda personale, società amiche e Radio Padania. E a restituire i 49 milioni truffati agli italiani non ci pensa affatto.

Esclusivo
L’antiriciclaggio punta la Bestia di Salvini: i soldi degli italiani andati a Luca Morisi e soci
22/5/2020
Si intitola "Soldi pubblici per la Bestia" la lunga inchiesta di Emiliano Fittipaldi e Giovanni Tizian sul nuovo capitolo della gestione allegra dei fondi statali da parte di Salvini: che devia su spese per la propaganda personale i finanziamenti per il gruppo parlamentare.  Sono tempi duri anche per i furbetti delle tasse: la Svizzera, spiega Paolo Biondani, non è più disposta ad aiutarli a evadere il fisco italiano, e spostare i milioni di euro in nero in nuovi paradisi fiscali è pericoloso.

Sul fronte politico, Susanna Turco firma un ritratto di Francesco Boccia, titolare di un ministero di serie B che l'emergenza coronavirus ha catapultato verso un ruolo di prima linea e nuove ambizioni. Gianfrancesco Turano ricostruisce il momento d'oro dei neofascisti durante la rivolta di Reggio Calabria, cinquant'anni fa. E Marco Damilano dedica il suo editoriale alla necessità di "Una doppia costituente" che permetta ai politici di siglare con i cittadini un nuovo patto, nazionale ed europeo.

L'Europa politica vede i leader dibattersi nelle sabbie mobili: più Macron perde smalto, più risale il prestigio della Merkel (ne scrivono Gigi Riva e Stefano Vastano). Anche per Trump si avvicina la resa dei conti, tra l'aumento spropositato dei morti per coronavirus e il crollo del Pil dovuto al lockdown (articolo di Eugenio Occorsio). E la Corea del Nord continua a negare l'epidemia e chiude i malati in lazzaretti nascosti (analisi di Davide Mamone).
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In Italia intanto la Fase due continua tra nuove difficoltà. Con il crollo delle entrate e l'aumento della spesa sociale, scrivono Vittorio Malagutti e Francesca Sironi, anche i comuni più solidi rischiano la bancarotta. La ricerca di nuovi farmaci potrebbe favorire i colossi privati finanziandoli anche con soldi pubblici (di Federica Bianchi). E la ripartenza scopre due nuovi fronti di crisi: l'ambiente messo in pericolo da disinfettati e mascherine difficili da smaltire (di Silvia Perdichizzi) e l'industria del divertimento che dà lavoro a migliaia di persone e allegria a milioni di visitatori ma stenta a trovare una via per ripartire in sicurezza (di Sara Dellabella).

E L'Espresso chiude con una conversazione tra Bruno Latour e Marco Pacini sulle nuove frontiere dell'ecologia post-Covid, la primavera del cinema d'animazione che fiorisce perché non ha problemi di distanze di sicurezza (di Fabio Ferzetti) e una rassegna, firmata da Antonella Napoli, delle nuove tecnologie italiane anti-virus: lampadine mangia-microbi, mascherine riutilizzabili e app da spiaggia.


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