Pubblicità
Attualità
ottobre, 2023

La strage dell'ospedale di Gaza infiamma il Medio Oriente: proteste nelle piazze e scambio di accuse tra Israele e Hamas: le notizie del giorno

Oggi la visita di Joe Biden in un momento delicatissimo della crisi. E poi Kiev e l'utilizzo dei nuovi missili americani, iI killer di Bruxelles sbarcato a Lampedusa, la manovra del Governo arriva in Europa. I fatti da conoscere

Strage nell’ospedale di Gaza e scambio di accuse 
L'esplosione dell'ospedale di Gaza rende vicine al collasso le tensioni nell'intera area mediorientale e rende difficilissima la visita del presidente degli Stati Uniti Joe Biden che oggi si reca in Israele per rimarcare il pieno sostegno americano alla guerra contro Hamas. Biden porrà "domande difficili" negli incontri con i leader israeliani, ha detto la Casa Bianca. Da parte sua, lo Stato ebraico ha attribuito la distruzione della struttura sanitaria al fallito lancio di un razzo da parte del gruppo palestinese della Jihad islamica, che ha negato ogni responsabilità. Il portavoce del ministero palestinese Ashraf Al-Qudra ha dichiarato che i soccorritori stanno ancora tirando fuori i corpi dalle macerie. Al Jazeera ha pubblicato una serie di filmati che mostrano la frenetica operazione dei soccorritori che raccolgono macerie insanguinate alla ricerca di sopravvissuti. Un componente della protezione civile di Gaza ha dichiarato che il bilancio delle vittime è di circa 300 persone, mentre fonti del ministero della Sanità parlano di 500. In seguito alla strage dell'ospedale, sono scoppiate dure proteste nelle città di tutto il Medio Oriente, soprattutto in Libano, Libia, Iran, Iraq, Libano e Turchia. 

 

L’Onu condanna l’attacco e chiede il cessate il fuoco 
Il segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres ha condannato l'esplosione di ieri nell'ospedale di Gaza, si è detto "inorridito" dalle centinaia di persone uccise e ha chiesto un immediato cessate il fuoco umanitario nella regione. Parlando al Belt and Road Forum di Pechino, il segretario dell'Onu ha affermato: «Sono pienamente consapevole dei profondi problemi del popolo palestinese dopo 56 anni di occupazione, ma per quanto gravi siano, non possono giustificare gli atti di terrore contro i civili commessi da Hamas il 7 ottobre che ho immediatamente condannato. Quegli attacchi, tuttavia, non possono giustificare la punizione collettiva del popolo palestinese». Guterres ha invitato Israele a «consentire immediatamente l'accesso illimitato agli aiuti umanitari per rispondere ai bisogni più elementari della popolazione di Gaza, la stragrande maggioranza dei quali sono donne e bambini». «Chiedo un cessate il fuoco umanitario immediato per fornire tempo e spazio sufficienti per contribuire a realizzare i miei due appelli e per alleviare l'epica sofferenza umana a cui stiamo assistendo», ha affermato il segretario generale dell'Onu sottolineando che «troppe vite umane e il destino dell'intera regione sono in gioco». 

 

Kiev lancia gli Atacms degli USA  
La decisione di Washington di fornire all'Ucraina missili Atacms a lungo raggio è "un grave errore" che avrà "conseguenze molto gravi": lo ha detto l'ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov. «La decisione della Casa Bianca di inviare missili a lungo raggio agli ucraini è un grave errore. Le conseguenze di questa misura, deliberatamente nascosta all'opinione pubblica, saranno molto gravi» ha dichiarato Antonov in un comunicato. Zelensky conferma che le armi sono state già utilizzate: avrebbero colpito due aeroporti, con 9 elicotteri distrutti e decine di vittime.  

 

Il killer di Bruxelles sbarcato a Lampedusa. In Italia "attenzione elevatissima"
Ha trascorsi italiani Abdesalem Lassoued, il 45enne tunisino che domenica sera ha ucciso due svedesi a Bruxelles a colpi di kalashnikov. L'uomo era infatti sbarcato a Lampedusa nel 2011 e si era fatto notare da Digos ed intelligence come radicalizzato. Un percorso analogo a quello di altri autori di attentati di matrice jihadista sul suolo europeo: come Anis Amri, che il 19 dicembre del 2016 lanciò un furgone contro la folla a Berlino facendo 12 vittime. L'incendio divampato con l'attacco di Hamas in Israele si propaga dunque anche al di fuori del Medioriente. E a porre l'accento sui pericoli per l'Europa è la stessa premier Giorgia Meloni, la quale nella riunione con i membri del Consiglio dell'Unione ha ricordato agli altri leader che «dall'immigrazione illegale di massa possono sorgere anche gravi rischi per la sicurezza in Europa, quindi - ha detto - non possiamo più permetterci titubanze, ne va della sicurezza dei cittadini europei». In Italia l'attenzione è "elevatissima", ha assicurato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, perché quanto accaduto in Belgio e pochi giorni prima in Francia con l'assassinio di un insegnante, mostra come «il conflitto in Medio Oriente rechi con sé anche il rischio di innescare radicalizzazioni islamiste». 

 

Migranti: 229 in hotspot Lampedusa, ancora trasferimenti 
Sono 229, fra cui 4 minori non accompagnati, i migranti presenti all'hotspot di Lampedusa da dove ieri, con i traghetti di linea per Porto Empedocle, sono state trasferite complessivamente 333 persone. Su disposizione della Prefettura di Agrigento, per il pomeriggio è previsto un trasferimento di 180 migranti con volo aereo. Sull'isola, l'ultimo sbarco, con 44 egiziani, pakistani, siriani e palestinesi è stato poco prima delle 2 di ieri. 

 

La manovra a Bruxelles, 10 miliardi di tagli in 3 anni 
Quasi 10 miliardi di risorse in tre anni dalla spending review. È la montagna di tagli che si prospetta per la pubblica amministrazione nel periodo di programmazione della manovra. I dettagli prendono forma dal Documento programmatico di bilancio, che dopo il via libera in consiglio dei ministri, è ora sul tavolo della Commissione Ue. Ma la valutazione richiederà tempo: Bruxelles ha già detto che pubblicherà il proprio parere il 21 novembre. In attesa del testo ufficiale della manovra, il Ddp certifica innanzitutto gli "schiaffoni" ai ministri a beneficio dei redditi medio-bassi annunciati dal ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Alla voce 'revisione e rimodulazione della spesa' vengono fissati i tagli: lo 0,088% del Pil per il 2024, pari a oltre 1,8 miliardi; che scendono a circa 1,4 miliardi nel 2025, per poi risalire a oltre 6,5 miliardi nel 2026, anno in cui la Nadef prevede una correzione di 0,2 punti percentuali per riportare il deficit sotto il 3%. La manovra per il triennio 2024-2026 "continuerà ad essere orientata a principi di prudenza", cercando il giusto equilibrio tra l'obiettivo di fornire "sostegno all'economia nell'immediato" e quello di "assicurare sia il rientro del deficit sotto il 3%" sia "un percorso di riduzione credibile e duraturo del debito/Pil", si legge nel documento. Che nel quadro dei 24 miliardi complessivi della legge di bilancio conferma i 9,9 miliardi destinati al taglio del cuneo, ma sul fronte delle coperture apposta circa 8,4 miliardi alla generica voce "altre entrate/coperture", senza entrare nel dettaglio.   

L'edicola

La pace al ribasso può segnare la fine dell'Europa

Esclusa dai negoziati, per contare deve essere davvero un’Unione di Stati con una sola voce

Pubblicità