Il regno arabo gioca in offensiva, economica e diplomatica. E anche l’Italia è al centro dei suoi piani: «Gli affari sono sempre più intensi e i nostri politici corrono a Riad», scrive Gianfrancesco Turano nell’articolo di copertina. Carlo Tecce nel suo articolo racconta chi sono e cosa fanno i diciannove parlamentari italiani (soprattutto di centrodestra) dell’intergruppo per l’Arabia Saudita. Mentre Angiola Codacci-Pisanelli descrive la metamorfosi nel Golfo dal petrolio all’ecologia.
Putin è debole
La ribellione della Wagner, le sconfitte sul campo: lo zar resiste solo perché l’economia non crolla. Eugenio Occorsio ne parla con Sergei Guriev per anni consigliere al Cremlino, poi in dissenso col regime. E ora professore a Parigi. «Ma spodestare Putin è difficile. E chi viene dopo di lui può essere anche peggio», aggiunge il direttore Alessandro Mauro Rossi nell’editoriale.
Ilva, il buco nero dei fondi pubblici
I sindacati denunciano il ricorso schizofrenico alla cassa integrazione e l’assenza di un piano di rilancio mentre lo Stato avrebbe spero 15 miliardi di euro nel tentativo di salvare l’acciaieria di Taranto. Ne scrive Gloria Riva.
Strega comanda dolore
I libri da rileggere, gli autori da riscoprire, gli esclusi da ripescare: consigli di lettura dai finalisti del più importante premio letterario italiano, il Premio Strega. «Un’edizione contraddistinta da storie di ferite e di fragilità», spiega Sabina Minardi
E poi, il racconto delle torture subite dagli omosessuali in Cecenia di Simone Alliva, il dialogo del direttore Alessandro Mauro Rossi con Maurizio Landini, gli sconnessi dai social che sono i nuovi snob (di Ginevra Leganza). E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano su L’Espresso, in edicola e online.