L'evento
Che cosa è la giornata dei calzini spaiati: «Liberi di essere unici e insieme per essere speciali»
L'iniziativa è partita dal desiderio di una maestra di insegnare ai bambini l'inclusione e sensibilizzare sulle diversità. Adesso si celebra in tutto il Paese il primo venerdì di febbraio coinvolgendo anche le scuole
"Ogni persona ha una storia propria, unica, che la distingue dalle altre. Ecco perché ognuno è speciale a modo suo". È per diffondere questo messaggio che è nata la Giornata dei calzini spaiati: diversi perché hanno affrontato esperienze differenti. Ma uniti, legati insieme.
«Un momento pensato per celebrare l’accettazione dell’altro, per spingerci a cercare il bello in chi abbiamo di fronte, a tirare fuori le sue qualità», spiega Sabrina Flapp, l'insegnante alle scuole primarie che oltre 10 anni fa ha dato vita, nella scuola del Comune di 3 mila abitanti di Terzo di Aquileia in Friuli-Venezia Giulia, a una Giornata per celebrare ogni persona come speciale: «Per tirare fuori quello che c’è di bello in noi e negli altri. Punto di arrivo di un percorso di inclusione che gli insegnanti portano avanti tutti i giorni attraverso le attività con i bambini. Perché l’iniziativa acquista valore nel momento in cui vengono comprese le ragioni che la sostengono».
Flapp racconta che la comunità attorno alla scuola ha subito accolto con favore la Giornata dei calzini spaiati: «Oltre ai bambini, sono arrivati con le calze diverse anche i genitori, i nonni, tutti i familiari. Il sindaco li ha portati nelle piazze, i negozianti li hanno messi in vetrina come marionette. Poi Giulia Zoratto, Clara Zaghis, Edy Lovisetto, Silvia Blazina, quattro amiche con cui facevo la volontaria clown nelle corsie degli ospedale, mi hanno consigliato di condividere l’iniziativa sui social. Così sempre più persone l’hanno conosciuta e celebrata». E oggi è un evento di rilevanza nazionale, festeggiato in tutto il Paese. Che unisce gli utenti anche sui social attraverso l'hashtag #calzinispaiati.
Una ricorrenza che si ripete ogni anno - il primo venerdì di febbraio - nelle scuole, negli ospedali, nelle biblioteche, negli uffici, negli spazi per lo sport, di gioco e condivisione. Che oltre ai bambini coinvolge anche gli adulti, con il «desiderio di raggiungere e raggruppare in un unico grande abbraccio colorato tutte le persone che si sentono un po' spaiate». Per ricordare che tutti sono «liberi di essere unici e insieme per essere speciali», come si legge sul lenzuolo che pende dalle finestre della scuola primaria Giacomo Leopardi di Villa Vicentina, in Friuli, dove Flapp insegna oggi. Uno striscione fatto di calzini, creato e appeso in modo che tutti possano vederlo, alunni e passanti, per celebrare insieme la Giornata dei Calzini spaiati.
«Un anno i calzini sono arrivati anche lungo la Rotta balcanica. Nei campo profughi, grazie a una rete di persone che dopo averli trasformati in marionette li ha usati per portare il sorriso dove c’è più sofferenza. Per unire persone di nazionalità diverse che non hanno a disposizione la lingua per confrontarsi. Un gesto semplice che è servito a tanti», spiega ancora Flapp. Che dei calzini spaiati - come simbolo di «rispetto per gli altri, della condivisione e dell’unicità di ognunə» - ha fatto anche un libro per bambini, con le colleghe Zoratto, Zaghis, Lovisetto, Blazina.