Una nave cargo si è scontrata questa mattina, 10 marzo, con una petroliera nel mare del nord, al largo delle coste britanniche. La collisione avvenuta una decina di miglia a est del porto di Hull, nello Yorkshire, da dove sono coordinati i soccorsi, ha scatenato un incendio a bordo della petroliera. Nello scontro sono rimasti feriti almeno 32 marittimi (un membro dell’equipaggio è ancora disperso) e oltre 30 persone sono state già portate a terra a bordo di tre imbarcazioni. Un serbatoio contenente carburante per aerei si è rotto. La Guardia costiera ha fatto sapere di aver disposto valutazioni per verificare l’impatto del “probabile inquinamento” causato dall’incidente.
La petroliera Stena Immaculate, di proprietà della compagnia Stena Bulk, battente bandiera svedese ma gestita dall’americana Crowley, viaggiava a pieno carico (ha una capacità di 49 mila tonnellate) quando si è schiantata con la nave portacontainer portoghese Solong (della società tedesca Reederei Koepping). Secondo Marine Traffic Data, la Stena Immaculate era salpata dal porto greco di Agioi Theodoroi ed era diretta a Rotterdam, mentre la Solong aveva lasciato il porto scozzese di Grangemouth. La petroliera è una delle dieci imbarcazioni indicate dal governo statunitense per il trasporto di greggio alle forze armate americane durante conflitti o nei casi di emergenza nazionale.