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maggio, 2010

I poliziotti della Diaz: è giusto che restino in divisa?

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Sono stati condannati in appello per le violenze durante il G8 del 2001. Ma il ministro Maroni ha deciso che rimarranno in servizio e a pieno stipendio almeno fino alla sentenza definitiva della Cassazione. Giusto garantismo e scelta inopportuna? DITE LA VOSTRA

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Secondo il capo della polizia Antonio Manganelli non si deve toccarli fino alla sentenza della Cassazione, perché è giusto considerarli innocenti fino a condanna definitiva.
Per il numero due degli Interni Mantovano "hanno diritto di ricoprire i loro incarichi perché in terzo grado verrà ristabilita l'esatta proporzione delle responsabilità". Una linea condiivisa anche dal ministro Maroni.

Il risultato è che 25 poliziotti - e non si sta parlando solo di giovani senza gradi, ma anche e soprattutto di alti dirigenti - non perderanno nemmeno una briciola dei loro incarichi e del loro stipendio pur essendo stati appena condannati in appello a pene tra i tre e i quattro anni di carcere per le violenze contro i manifestanti durante il G8 di Genova del 2001.

Una decisione, quella del Viminale, che ha suscitato la rabbia di chi da tempo chiede che venga fatta giustizia sulla "macelleria messicana" di quei giorni, come la definì non uno dei manifestanti, ma Michelangelo Fournier, all'epoca vicequestore aggiunto del primo Reparto Mobile di Roma. E' stato proprio Fournier a raccontare in aula molti dettagli impressionanti su quello che aveva visto alla Diaz: "Quattro poliziotti, due con cintura bianca e gli altri in borghese, stavano infierendo su manifestanti inermi a terra. A terra c'era una ragazza con la testa rotta in una pozza di sangue. Intorno alla ragazza per terra c'erano dei grumi di materia cerebrale...".

E' giusto che i dirigenti condannati per aver ordinato queste violenze restino al loro posto e a stipendio pieno? O sarebbe più opportuno sospenderli in attesa che venga definita la loro responsabilità penale anche in terzo grado di giudizio?

Che cosa ne pensate?

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