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31 agosto, 2010

Festivaletteratura 2010, spazio agli italiani

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Dal premio Strega Antonio Pennacchi a Lorenzo Pavolini, Benedetta Tobagi, Michela Murgia

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All'inizio erano solo stranieri, gli scrittori invitati a Mantova. Ma anche in quegli anni una sezione, Scritture Giovani, era dedicata a giovani talenti di tutti i paesi europei: è la sezione che ha lanciato scrittori come Valeria Parrella, Davide Longo e Flavio Soriga. Oggi invece gli scrittori italiani sono protagonisti di molti incontri. Sono autori affermati come Maurizio Maggiani o come Antonio Pennacchi, protagonista insieme a Edith Bruck, Helena Janeczek e Lorenzo Pavolini di incontri sulla caratteristica comune ai loro romanzi più recenti: quella di essere ispirati dagli anni del fascismo e dalla seconda guerra mondiale.

Parlano di scrittura e attualità, invece, Francesco Abate, Benedetta Tobagi e Michela Murgia, che passa dall'esperienza nel call-center raccontata in "Il mondo deve sapere" alla presentazione di un classico come "Canne al vento" di Grazia Deledda. Ha tre appuntamenti Fabio Geda, che nel romanzo "Nel mare ci sono i coccodrilli" ha raccontato le esperienze d'immigrazione di un ragazzo afgano.

Nel programma-fiume della kermesse mantovana manca ancora un'attenzione specifica per quegli "italiani d'importazione" che sono spesso tra le voci più interessanti della nostra nuova narrativa: spicca quindi l'italo-senegalese Cheikh Tidiane Gaye, protagonista di una tavola rotonda su fantascienza e fantasy africani. Un incontro da non perdere, un'occasione unica almeno quanto sentire Margherita Hack parlare per una volta non dell'esistenza delle stelle o dell'inesistenza di Dio ma della sua prima, indimenticabile, bicicletta.

A.C.P.

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