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Franco Giustolisi, “inviato speciale” e autore di coraggiose inchieste, con il suo libro “L'Armadio della vergogna", ha denunciato l'occultamento dei documenti riguardanti i processi contro i nazisti autori delle stragi dei civili italiani durante la seconda guerra mondiale. Da Sant'Anna di Stazzema, in Toscana, all'eccidio di Marzabotto in Emilia Romagna, fino alle Fosse Ardeatine. Per tutta la vita ha portato avanti la sua battaglia per la verità denunciando alle autorità e all’opinione pubblica i nomi degli autori di quelle stragi, tirando fuori, uno per uno, da quell’armadio con le ante rivolte al muro custodito negli uffici del Tribunale militare di Roma, i 695 fascicoli d'inchiesta e un Registro generale riportante 2274 notizie di reato, relative a crimini di guerra commessi sul territorio italiano durante l'occupazione nazifascista.
Cronista fin dagli anni Cinquanta per “Paese Sera” e “Italia Domani”, poi inviato speciale per la Rai e in seguito per “L'Espresso”, Giustolisi ha raccontato l'Italia dei grandi scandali, della P2, del terrorismo, della mafia, delle carceri, sempre dalla parte dei più deboli e dei dimenticati, sempre alla ricerca della verità, senza mai fermarsi di fronte all'arroganza dei potenti di turno. Ha scritto, oltre a “L'Armadio della vergogna”, “Al di là di quelle mura” con Pier Vittorio Buffa, e “Mara, Renato e io, storia dei fondatori delle Brigate Rosse”.
E alla sua lunga ricerca impegnata tra storia, diritto e politica, apprezzata dai suoi lettori e verso la quale sono in debito tanti tra storici, studiosi e magistrati, va il riconoscimento alla memoria del FiuggiStoria-Gian Gaspare Napolitano, inviato speciale.
La giuria ha reso noto i vincitori delle varie sezioni: Sgarbi, Cazzullo, Agus, Castellina, Mammarella e Mieli.
Aldo Cazzullo con “La guerra dei nostri nonni” (Mondadori) e Vittorio Sgarbi con “La lunga avventura dell'arte. Il tesoro d'Italia” (Bompiani) sono i vincitori della quinta edizione del Premio FiuggiStoria per la saggistica. Per la sezione biografie il riconoscimento va a Gabriele Mammarella per il libro dedicato alla vita di Bruno Buozzi, operaio e sindacalista, “Bruno Buozzi. 1881-1944. Una storia operaia di lotte, conquiste e sacrifici (Ediesse)
A Milena Agus e Luciana Castellina il premio per la sezione romanzo storico per il libro “Guardati dalla mia fame” (Nottetempo)
Per la sezione Multimedia: 1914-1918 Grande Guerra. 20 documentari presentati da Paolo Mieli, prodotti da Rcs e da Rai Storia con la conduzione di Carlo Lucarelli e la consulenza storica di Antonio Gibelli e Mario Isnenghi. Per la sezione inediti: I Nievo e la Storia, una passione di famiglia a cura di Ugo M. Olivieri. (Gaspari-Udine)
Verranno salutati anche i vincitori della quinta edizione del Premio FiuggiStoria “Lazio Meridionale” celebratasi a Fiuggi a fine settembre: Dario Petti autore de “La palude rossa” edito da Annales, Giuseppe D’Onorio autore di “Hoc Opus. Le campane e i campanili di Ferentino nella storia della città”, lo Studio Joker Image di Udine e l’Associazione Antares di Piedimonte San Germano per il documentario “Dopo Cassino, Piedimonte San Germano”.