Pubblicità
Attualità
aprile, 2014

Ilva, è morto il patron Emilio Riva Dai rottami ferrosi al disastro ambientale

L'industriale è scomparso a 89 anni. Aveva iniziato con il commercio del ferro ed era diventato il maggiore imprenditore siderurgico italiano. Nel '95 l'acquisto dell'Ilva oggi commissariata

È mancato la scorsa notte l'industriale milanese dell'acciaio Emilio Riva, 89 anni. Era malato da tempo. Aveva iniziato negli anni Cinquanta insieme al fratello Adriano un'attività di lavorazione e commercio di rottami ferrosi, diventando nel tempo il maggior imprenditore siderurgico italiano. Il passo decisivo era stato nel 1995, ai tempi del governo di Lamberto Dini, quando l'Iri aveva deciso di privatizzare l'Iri, che i Riva avevano comprato per 1.649 miliardi delle lire di allora.

All'epoca l'Ilva aveva altiforni sia a Taranto che a Cornigliano, nell'area di Genova. L'impianto ligure era stato spento nel 2005, dopo lunghe polemiche legate all'inquinamento, mentre quello di Taranto è oggi al centro di una travaglia vicenda ambientale e giudiziaria. A seguito delle indagini condotte dalla magistratura locale sull'inquinamento e sui danni provocati in città, nel giugno 2013 l'impianto è stato commissariato dal governo di Mario Monti, che ha affiato ai commissari Enrico Bondi e Edo Ronchi l'incarico di effettuare gli investimenti necessari per bonificarlo e mantenerlo in vita

Proprio in questi giorni Bondi è alle prese con una delicata trattativa per reperire i circa 3 miliardi necessari per completare i lavori di risanamento e per rilanciare la produzione. Fra i tanti punti delicati della trattativa, raccontati da “l'Espresso”, c'è proprio il rapporto con i Riva.

La legge di commissariamento obbliga infatti Bondi a chiedere alla famiglia se vuole partecipare all'aumento di capitale dell'Ilva. Se i Riva non saranno disponibili, e Bondi non troverà altri soci pronti a finanziare la società, potrà chiedere di utilizzare gli 1,2 miliardi che la procura di Milano ha sequestrato alla famiglia di imprenditori nel paradiso offshore di Jersey, nell'ambito di un'indagine per truffa.

Nel gruppo Riva erano impegnati, con vari ruoli, i figli sia di Emilio che di Adriano. Fabio, il primogenito di Emilio, è tuttora a Londra, dove mesi fa lo aveva raggiunto un ordine di custodia cautelare emesso dalla procura di Milano. Di recente le autorità inglesi hanno concesso l'estradizione ma l'imprenditore ha tempo fino al 26 giugno per fare appello.

L'edicola

La pace al ribasso può segnare la fine dell'Europa

Esclusa dai negoziati, per contare deve essere davvero un’Unione di Stati con una sola voce

Pubblicità