E' una cifra equivalente al Pil della Svizzera. E ora la Ue impone una nuova sfida: obiettivo zero sprechi e una catena alimentare più efficiente. Se ne parla a Ecomondo

Il primo settore industriale nell'Unione Europea è quello agroalimentare: comprende 310 mila imprese (soprattutto Pmi), con un fatturato di mille miliardi di euro e con quattro milioni di addetti. La principale nuova sfida imposta dalla Ue a questo settore consiste nell'assicurare un cibo sicuro, sano, di alta qualità sviluppando sistemi sostenibili, innovativi ed efficienti per l'approvvigionamento, la lavorazione e la commercializzazione, cercando allo stesso tempo di creare valore dalla gestione dei rifiuti e dei sottoprodotti alimentari.

Considerando che il 40% dei rifiuti è prodotto nella fase successiva alla raccolta, in particolar modo durante la lavorazione, sono necessari approcci d'innovazione radicale che puntano verso sistemi più sostenibili.

Gli sprechi nella filiera produttiva si ripercuotono sui consumi, dove le cifre sono talmente incredibili da indurre a condividere un obiettivo come la riduzione della metà del volume di cibo commestibile sprecato entro il 2020. La Fao ha stimato le fasi dello spreco: il 32 per cento - ovvero 510 milioni di tonnellate di materiale - si sprecano durante la produzione agricola; il 22 per cento - pari a 355 milioni di tonnellate - nelle fasi immediatamente successive alla raccolta; l’11 per cento - 180 milioni di tonnellate - durante la trasformazione industriale; il 13 per cento - 200 milioni di tonnellate - durante la distribuzione. Il 22 per cento è lo spreco del consumatore, a livello domestico e nella ristorazione.

Va tenuto in considerazione anche il fattore ambientale: secondo il rapporto "Food wastage footprint. Impacts on natural resources" della Fao del 2013, l'impronta di carbonio del cibo prodotto ma non mangiato e quindi sprecato ogni anno viene stimata in 3,3 miliardi di tonnellate di Co2.

Il consumo di acqua collegato allo spreco alimentare è di circa 250 km cubici, come il flusso annuale d'acqua del Volga, o tre volte il volume delle acque del lago di Ginevra. Il cibo prodotto e sprecato, poi, occupa quasi 1,4 miliardi di ettari di terra, costituendo il 30 per cento della superficie occupata da terre agricole a livello mondiale. Il diretto costo economico dello spreco alimentare dei prodotti agricoli (esclusi i prodotti del pescato) viene valutato sui 750 miliardi di dollari, una cifra equivalente al Pil della Svizzera.

Annullare gli sprechi in termini di materia, di energia, ma anche nell'alimentare sarà il tema principale che verrà affrontato ad Ecomondo 2015, dal 3 al 6 novembre a Rimini Fiera, in particolare mercoledì 4 novembre alle 10.00 in Sala della Chimica Verde.

Il titolo del convegno è “Verso una catena alimentare a zero rifiuti: tecnologie abilitanti per la sostenibilità dell’industria alimentare e la gestione dei rifiuti in una prospettiva di economia circolare“ ed è curato da Unibo, Confagricoltura, Atia-Iswa Italia Italia, Cluster Tecnologico nazionale Agro-Food Consorzio Italiano Compostatori e Comitato tecnico Scientifico di Ecomondo.

Dopo l’introduzione del professor Fabio Fava (Coordinatore comitato scientifico di Ecomondo e Referente per la Bioeconomia nei committees H2020), e Palma Costi (Assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde e ricostruzione post-sisma della Regione Emilia-Romagna (TBC), sono attesi gli interventi di esponenti di famosi marchi come Peroni, Barilla, Whirlpool, Granarolo, Nespresso. Qui il panel completo dei relatori.

Si segnala anche la Conferenza stampa sull’iniziativa Spreco Zero: “Alimentazione e stili di vita sostenibili” in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e l’Anci, in programma martedì 3 novembre alle 14.00 in Agorà H2R Hall Sud. L’iniziativa di Last Minute Market sviluppata dal Comune di Sasso Marconi tramite l’associazione Spreco Zero e la rete Sprecozero.net verrà potenziata in ottica di riuso a livello nazionale e di diffusione su larga scala delle buone pratiche attivate, grazie al sostegno del Ministero dell’Ambiente e dell’ANCI. Interverranno fra gli altri il Ministro Gian Luca Galletti, Andrea Segre (fondatore di Last Minute Market e cofondatore della rete Spreco Zero) e Paola Gazzolo (Assessore alle politiche ambientali della Regione Emilia Romagna).

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