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Attualità
marzo, 2015

Antimafia Capitale: in piazza contro i boss

A Roma va in scena la due giorni dal titolo Spiazziamoli. Una serie di eventi contro i clan per non lasciare la città nelle mani dei padrini delle organizzazioni criminali

Da una parte c'è la mafia Capitale di Massimo Carminati “er Cecato”, dall'altra c'è l'antimafia Capitale che in questi giorni porterà in 50 piazze cittadine centinaia di persone.

È la manifestazione “Spiazziamoli” organizzata da più di cento associazioni che hanno messo in piedi oltre 60 eventi sparsi per le vie di Roma. Flash mob, giochi di piazza, dibattiti, biciclettate, cortei e concerti. Dalla periferia al centro, protagonisti delle piazze saranno i cittadini e l'antimafia sociale.

«Fare della Capitale un palcoscenico e una piattaforma reale di democrazia e promozione dei diritti, avviare un laboratorio di idee e buone pratiche per costruire il futuro della città» scrivono i promotori che hanno presentato l'iniziativa in un locale simbolo della lotta alle cosche. La conferenza stampa infatti si è tenuta nella pizzeria che fu della camorra, Pizza Ciro, sequestrata al clan Contini ormai un anno fa.

A presentare l'evento i responsabili delle tre maggiori associazioni coinvolte: Danilo Chirico (daSud), Marco Genovese (Libera Roma), Annamaria Bianchi (Carteinregola), Federica Borlizzi (Link-Rete della conoscenza).

«La partecipazione a Spiazziamoli dimostra che esiste un pezzo di città consapevole del radicamento delle mafie e non mette la testa sotto la sabbia come fanno le classi dirigenti di questo territorio» ha spiegato Danilo Chirico, che ha aggiunto: «Spiazziamoli è un grande esperimento di democrazia, sono le cittadine e i cittadini che scendendo in piazza per chiedere che si apra finalmente una grande discussione pubblica sull'economia, il sociale e la politica che deve avere l'antimafia come lente attraverso cui guardare a welfare, lavoro, servizi e cultura. Una discussione a cui le istituzioni non dovrebbero più sottrarsi, convocando per esempio consigli municipali, comunali e regionali sulle mafie aperti al contributo dei cittadini e delle associazioni».

«Non sono comunicati e adesivi da mettere sul petto» ha proseugito Marco Genovese,«Il modo in cui è nata e cresciuta l’iniziativa Spiazziamoli è uno degli aspetti più importanti di questo percorso. Associazioni, comitati di quartiere e cittadini hanno risposto con creatività e voglia di mettersi in gioco alla proposta di partecipare, costruendo iniziative su tanti territori di Roma, convinti che il tema della presenza del potere delle mafie a Roma sia centrale per la vita e lo sviluppo della città e per la dignità delle persone che la abitano. La ricchezza di punti di vista e di modalità di espressione delle due giornate è la risposta al silenzio che in questi mesi ha circondato mafia Capitale».
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Tutte le piazze e i programmi sono disponibili sul sito www.spiazziamoli.it. Si comincia venerdì 6 marzo: la sera si terrà un incontro dal titolo “Beni confiscati e patrimonio comune” e a seguire ci sarà la proiezione del documentario “Silencio” scritto da Attilio Bolzoni, inviato di Repubblica.

Sabato 7 sarà la giornata più ricca di eventi. Alle 8.30 la bicilettata: una pedalata, scrivono gli organizzatori, a effetto valanga con partenze diffuse nei vari municipi.
Poi alle 11 è l'ora del gioco contro le mafie: davanti al simbolo di Roma, il Colosseo, si giocherà a “Mammamafia”: un Monopoli di piazza realizzato seguendo la traccia dell'ebook “Mammamafia” pubblicato dall'associazione daSud.
E sempre sabato, alle 11.30, a Corviale si terrà invece la partita di calcio tra la nazionale magistrati, l'associazione Avviso Pubblico e l'associazione Calciosociale.

Tra giochi di società, passeggiate in bicicicletta, pallone e dibattiti, l'antimafia Capitale sfida “er Cecato” e i suoi compari. E lancia un messaggio ai romani: è finito il tempo dello stupore, inizia quello della ribellione.

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