Pubblicità
Attualità
maggio, 2016

Stefano Bruni, da sindaco forzista di Como al carcere per vendita di titoli "fantasma"

Primo cittadino del capoluogo lombardo fino al 2012 e amico di Formigoni, vendeva bond senza valore a imprenditori in difficoltà. E poi i guadagni se li spartiva con l'ex patron del Lecco calcio Daniele Bizzozero

Soldi veri, in cambio di titoli azionari falsi. Il denaro finiva nelle tasche del commercialista Stefano Bruni, ex sindaco di Como in quota Forza Italia dal 2002 al 2012 e arrestato stamattina dalla Guardia di Finanza. Vendeva ai suoi clienti, in cerca di soldi per ricapitalizzare le proprie aziende, finti titoli Jp Morgan. E per quella consulenza si faceva pagare tra l'otto e l'undici per cento del valore nominale dei titoli azionari.

Come raccontato da "l’Espresso", nel caso Aipa-Mazal, le due società che si sono avvicendate il compito di riscuotere i tributi per conto di 800 Comuni, finite a gambe all'aria con un buco di centinaia di milioni di euro, Bruni si è intascato 170 mila euro per gonfiarne il capitale sociale. In quel caso i titoli venduti avevano un valore di oltre 10 milioni di euro, anche se la stessa Jp Morgan ha confermato alla Guardia di Finanza di Lecco che i titoli di quella particolare serie, contrassegnata da una “X” alla fine della stringa cifrata, «non sono rimborsabili», perché «hanno un capitale nullo».

La Kgs, per conto di Luigi Virgilio, titolare della Mazal, ha pagato poco più di un milione per averli, soldi che Bruni ha spartito insieme al patron del Calcio Lecco, Daniele Bizzozero, con il faccendiere svizzero-olandese Johannus Demers e con Francesco Pierangeli, l'altro commercialista che effettuava per conto delle società le perizie che certificavano la validità dei titoli. Secondo la Guardia di Finanza, il ruolo dell'ex sindaco di Como era quello di promotore finanziario: vendeva i titoli Jp che arrivavano in Italia attraverso la società di Bizzozero, la Lario Auto Moto Nautica Rent. Perché il gioco riuscisse, era necessario trovare una banca che accettasse i titoli: per esempio, la Banca Popolare di Vicenza e quella dell'Etruria, entrambe travolte dai guai nei mesi scorsi, li hanno accettati.

Esclusivo
Frode finanziaria, cinque arresti per le tasse rubate. C'è anche l'ex sindaco di Forza Italia
26/5/2016
Per questa storia, ora Bruni rischia da 2 a 8 anni di carcere per il reato di abusivismo finanziario. Una fine ingloriosa per l'ex primo cittadino azzurro, che si è buttato in politica a 33 anni. Nel 1994 Bruni sposa con entusiasmo la rivoluzione liberale del partito di Silvio Berlusconi. Ciellino, milita nella corrente del movimento cattolico, come l'amico e allora presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Nel 1998 diventa consigliere comunale di Forza Italia e quattro anni dopo, nel 2002, si candida come sindaco della sua città sostenuto dalla Casa delle Libertà. Vince al primo turno e governa per dieci anni.

Di quella stagione, i comaschi ricordano tre cose: la piazza che Bruni ha dedicato al concittadino Gianfranco Miglio, ideologo della Lega Nord; l'abbattimento dell'ex fabbrica tessile Ticosa, da riqualificare per rilanciare la città (ma non se n'è fatto nulla); e le paratie che dovevano salvare il centro di Como dall'acqua alta, a costo di un impatto ambientale mostruoso. Quest'ultimo pasticcio gli era costato una tirata d'orecchi da Silvio Berlusconi: «La giunta Bruni si è comportata al contrario di come avrebbe dovuto fare, senza capacità di ascolto e senza aver saputo tenere insieme i vari personaggi che costituivano il nostro movimento. Gli errori della giunta sono culminati nell’oscuramento del lago. Ricordo che a quei tempi, Gianluca Zambrotta (allora giocatore del Milan, ndr) a ogni partita si disperava e mi diceva di andare a vedere che oscenità si stava costruendo. Poi l’ho vista, era veramente un’oscenità».
[[ge:espresso:plus:articoli:1.266168:article:https://espresso.repubblica.it/plus/articoli/2016/05/18/news/societa-di-riscossione- ecco-chi-ha-rubato-le-tasse-pagate-dai-cittadini-1.266168]]
A gennaio di quest'anno, la stessa Procura di Como ha aperto un fascicolo per illecita turbativa d'asta, reati edilizi, sismici e paesaggistici e per il reato di alterazione dei luoghi.

Chiusa la parentesi politica, Bruni torna a fare il commercialista e dalla Regione Lombardia, che nel 2012 è ancora in mano a Formigoni, arriva un regalo da mezzo milione di euro. La Veronelli Viaggi si aggiudica un appalto da 500 mila euro – senza gara e con affidamento diretto -  per diventare l'agenzia viaggi di riferimento del Pirellone. L’ex sindaco è proprietario di circa il 7 per cento della società che prima è finita in liquidazione e adesso è in concordato preventivo.

Non è andata bene neanche nel settore immobiliare. Perché la Procura di Milano lo accusa di concorso in bancarotta della società edile Cospa, di cui Bruni è stato sindaco dal 2001 al 2011. E attualmente il procedimento si trova in udienza preliminare. Roba di poco conto rispetto al fascicolo che le Fiamme Gialle e il pm milanese, Donata Costa, hanno aperto su di lui.

Dalle indagini hanno scoperto che Bruni aveva parecchi clienti ai quali aveva proposto l'affare con i finti titoli Jp Morgan. Perché quando un cliente si rivolgeva a lui per risolvere problemi aziendali, il commercialista gli proponeva di ricapitalizzare la società utilizzando proprio la serie “X” dei titoli JPM. Infatti, gli inquirenti hanno trovato nel computer di Bruni una cartella titolata “JPM”, all'interno della quale ci sono numerosi file “Ipotesi”, che indicano varie opzioni di capitalizzazione, dove viene indicato il valore nominale del titolo proposto e il costo dell'operazione, comprensivo del compenso professionale di Bruni, che si faceva pagare tra l'8 e l'11 per cento del valore nominale dei titoli. 

Titoli di dubbia origine, secondo la Procura di Como, potrebbero essere stati usati anche nel fallimento della Sca Spa, una concessionaria di automobili comasca. Bruni aveva usato i bond provenienti dalla società austriaca G.Diamonds Gmbh per l'aumento di capitale della società Iris Srl, di cui Bruni detiene alcune quote azionarie, per acquisire proprio la Sca.

L'edicola

La pace al ribasso può segnare la fine dell'Europa

Esclusa dai negoziati, per contare deve essere davvero un’Unione di Stati con una sola voce

Pubblicità