Una squadraccia composta da una dozzina di persone sotto la redazione dell'Espresso e di Repubblica. Mascherate, con fumogeni e bandiere nere. È il blitz con cui il partito neofascista Forza Nuova prova a intimidire la nostra testata "colpevole", a giudizio degli estremisti, di dedicare troppa attenzione agli affari della galassia nera italiana, protagonista di una serie di inchieste su carta e sul web del nostro giornale.
Nel pomeriggio di mercoledì poco più di dieci militanti a volto coperto è arrivato nel cortile antistante le redazioni del gruppo Gedi, con uno striscione in cui si invita al boicottaggio delle testate l'Espresso e Repubblica. Pochi minuti di cori, urla e lancio dei fumogeni.
Qualche minuto dopo la sinistra rivendicazione sulla pagina Facebook del partito, con affermazioni al limite del delirante: "Torce accese per "illuminare" la verità contro le menzogne dei pennivendoli di regime e maschere sul volto", si legge nel comunicato. "Ci siamo presentati così perché oggi rappresentiamo ogni italiano tradito da chi con la penna favorisce Ius soli, invasione e sostituzione etnica".
Fino alle minacce fin troppo esplicite: "Oggi è stato solo il "primo attacco" contro chi diffonde il verbo immigrazionista, serve gli interessi di Ong, coop e mafie varie. Da oggi inizia il boicottaggio sistematico e militante contro chi diffonde la sostituzione etnica e l'invasione. Oggi è iniziata la difesa dei patrioti contro il veleno di questi terroristi mascherati da giornalisti. Questi infami sappiano che non gli daremo tregua, li contesteremo ovunque".
Non si sono fatti attendere i messaggi di solidarietà della politica. Il segretario del Pd Matteo Renzi scrive su witter: "La solidarietà mia e del Pd a Repubblica e ai suoi giornalisti. Non ci fanno paura. Quel passato non tornerà". Sulla stessa linea il ministro della giustizia Andrea Orlando: «Solidarietà a 'Repubblica come a tutte le altre testate che subiscono minacce, è una cosa inaccetabile». Messaggio anche della segretaria Cgil Susanna Camusso: «Solidarietà ed affetto a La Repubblica ed Espresso! Fermare le intimidazioni e le minacce, applicare le norme che vietano la ricostituzione di forze fasciste!".
BEPPE GRILLO E M5S
«Si può non essere d'accordo con la linea editoriale di un giornale, ma blitz fascisti e squadristi come quello di Forza Nuova oggi contro repubblica e espressonline non hanno giustificazioni. Un'azione che condanniamo fermamente. Solidarietà alla redazione e ai dipendenti». Così ha scritto, ritwittando le dichiarazioni del M5S, Beppe Grillo sul suo profilo Twitter. Mentre la sindaca di Roma Virginia Raggi: «Solidarietà a Repubblica ed Espressonline oggetto di attacco squadrista da parte di Forza Nuova. Un atto ignobile da condannare»
LE ISTITUZIONI
Solidarietà ai giornalisti del gruppo è arrivata anche dalla presidente della Camera Laura Boldrini, dal presidente del Senato Pier Grasso e dal presidente della Regione Lazio Zingaretti.
ORDINE DEI GIORNALISTI E FNSI
«L'aggressione di Forza Nuova contro le redazioni dell'Espresso e di Repubblica rappresenta un nuovo intollerabile atto di squadrismo contro la democrazia e la libertà di informazione». È quanto affermano in una nota congiunta l'Ordine dei giornalisti e la Fnsi. «Anche questa nuova 'testata' contro l'articolo 21 della Costituzione troverà la risposta che merita - si assicura - attraverso l'illuminazione delle loro attività e delle continue violazioni della legalità costituzionale». In mattinata, «non a caso, avevamo rappresentato al ministro Minniti la necessità di monitorare e prevenire le ripetute azioni di minacce contro i giornalisti che hanno scelto di indagare sulle formazioni neonaziste e neofasciste. A questo punto - sottolineano Fnsi e OdG - la risposta dello Stato diventa ancora più urgente e necessaria».
ROSY BINDI
“Il blitz di Forza Nuova contro la sede del gruppo Repubblica Espresso è un atto gravissimo e preoccupante che si aggiunge ad altri inquietanti episodi di aggressioni neofasciste"ha dichiarato la presidente della commisisone antimafia Rosy Bindi. "La mia solidarietà ai giornalisti del gruppo, alcuni dei quali sono da tempo sotto scorta dopo le minacce subite per le loro inchieste sulla criminalità mafiosa.
Questi tentativi di intimidazione vanno respinti con fermezza ma con altrettanta decisione vanno difesi il diritto di cronaca e la libertà d’informazione, valori irrinunciabili di ogni democrazia”