Legge antifascismo, le destre: «Vergogna! Viva il Duce sempre». E Sgarbi va dai neonazisti

Un Francesco Storace scatenato («Un bel saluto romano non ve lo leva nessuno») critica la legge Fiano, lanciando l'hastag #wids. Alemanno, Meloni e Salvini: «Inutile e liberticida, si vuole nascondere l'insuccesso dello ius soli». E spunta la partecipazione del noto critico d'arte all'evento di Lealtà Azione

«Alla vergognosa legge di Fiano rispondiamo “Viva il Duce Sempre”». Scrive così Francesco Storace su Facebook lanciando l’hashtag #WIDS e esprimendo tutta la sua contrarietà per l’approvazione della Camera della legge che introduce il reato di propaganda fascista. «L’ho scritto per dirvi con chiarezza il mio pensiero, altro che paura della galera. E non credo che sia solo il mio pensiero» continua l’esponente del Movimento Nazionale  per la Sovranità «Se ci riuscite poete cancellare una scritta da un obelisco, ma non una frase e il rispetto per un Ventennio di storia nazionale dal cuore e dalla testa di milioni di italiani». Conclude: «E un bel saluto romano non ve lo leva nessuno».
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«È una legge ridicola e liberticida» per l’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno «votata da meno della metà dei deputati. Con il passaggio della proposta di Fiano, il centrosinistra ha voluto nascondere il fallimento dello Ius Soli». Nella nota il leader del Movimento Nazionale per la Sovranità prosegue: «Non è criminalizzando gadget e mandando in galera i ragazzi che fanno il saluto romano che si difende la democrazia. I veri pericoli per la nostra Repubblica sono il condizionamento dei poteri forti sui mezzi di informazione, la propaganda del terrorismo islamico e la negazione della sovranità popolare imposta dalle logiche della globalizzazione. Problemi che la sinistra si guarda d’affrontare».
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Anche per Giorgia Meloni la legge è «una follia liberticida»: un testo «delirante, una pagliacciata». «Secondo voi uno Stato può vietare di muovere il proprio corpo come meglio si crede?»  ha scritto la leader di Fratelli d’Italia in un post su Twitter mentre era in corso la votazione in aula.
«Con tutti i problemi che hanno gli italiani, il PD vuole cancellare la scritta "DUX" dai monumenti.
Questi sono matti, le Idee e la Storia non si processano» ha scritto il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Lega che, durante il dibattito alla Camera, era tra i partiti più agguerriti contro la proposta Fiano.



Ancora non pervenute le reazioni dei movimenti di estrema destra, che piuttosto esultano per la decisione del centrosinistra di fermare la discussione in aula sullo ius soli. Nessun commento sui profili social di CasaPound. Simone Di Stefano, vicepresidente di Cpi, rilancia un post del segretario cultura della formazione: «Il fatto che Fiano voglia abbattere i simboli del fascismo può preoccupare i fascisti. Il fatto che non sappia sostituirli con nulla dovrebbe preoccupare tutti» scrive Adriano Scianca, che continua «Non siete nulla, nessuno vi ricorderà, nessuno vi rimpiangerà».
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Anche Forza Nuova al momento tace. Su Facebook però mette in mostra l’adesione di Lotta Studentesca, costola giovanile del movimento, alla marcia su Roma del prossimo 28 ottobre. Anche il movimento neonazista di Lealtà-Azione non ha ancora commentato. L’ultimo post sulla pagina Facebook pubblicizza l’iniziativa del prossimo 21 settembre “La bellezza salverà il mondo contro la cultura dell’orrore”. Ospite d’eccezione: Vittorio Sgarbi.



Anche il Movimento 5 Stelle, che aveva proposto la modifica della proposta Fiano, considera la legge «inutile e dannosa». «Il Pd ha scelto la via della pura demagogia, partorendo una legge sbagliata, di facciata, per recuperare un minimo di consenso elettorale, e di propaganda, per dare un po’ di visibilità a Fiano» dichiarano i pentastellati della Commissione Giustizia della Camera «la legge sarà un ostacolo per l’applicazione delle leggi Scelba e Mancino».
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Il deputato Dem Emanuele Fiano difende il suo lavoro. «Il principio di libertà è alla base della legge che noi abbiamo fortemente voluto» afferma l’esponente del Pd «Non vogliamo limitare la libertà di opinione di nessuno, ma impedire che la nostra libertà sia offuscata dai veleni del fascismo. Di quelle idee di odio, violente, razziste, non si può fare apologia e propaganda».

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