La ex pasionaria del centrodestra sembra ripetere ogni volta lo stesso copione. Ed è diventata insopportabile nei talk

I capelli lunghi scalati che le adornano le spalle, le magliette con una scritta spiritosa sul davanti e i cappelli da cowboy calzati con disinvoltura conferiscono sempre a Daniela Santanchè (57 anni, cuneese, senatrice) l’aria frizzante che aveva una volta, tanto tempo fa: quando militava nella Destra di Francesco Storace e inebriava le piazze piene di camerati strillando «Sono sempre incazzata!».

E incazzata, infatti, lo è un po’ anche adesso che, dopo una cotta per i berlusconiani, si è rifugiata dai Fratelli d’Italia: «Che schifezza la legge Fornero!», commenta, infatti, con sdegno.

Ma la senatrice sembra che non inebri più. Da qualche tempo, infatti, quando appare in tv, dice, o meglio, ripete sempre le stesse cose, risapute, ovvie o banali, cantilenandole sino alla noia: cioè - per esempio - dice, e ripete, che «i poveri, in Italia, sono sempre di più», che i vitalizi degli ex parlamentari sono dei «privilegi inaccettabili», che «solo le donne hanno i piedi ben piantati per terra».

Un tempo Daniela Santanchè era considerata la pasionaria della destra: oggi corre il rischio di diventare ?la vedette dello sbadiglio.