In occasione del 75° Anniversario della Liberazione, nel ricordo delle donne e degli uomini, dei partigiani e dei civili impegnati nel difficile percorso di liberazione del nostro territorio e di tutta la nazione, e nel nome degli ideali e dei valori che costituirono il fondamento della Resistenza,
sarà il Comune di Fivizzano a ospitare l’edizione 2020 del Premio di Giornalismo d’inchiesta “Giustizia e Verità Franco Giustolisi”.
Il Premio è dedicato alla memoria di Franco Giustolisi, scomparso nel 2014, uno dei più importanti scrittori e giornalisti d’inchiesta italiani, che nella sua carriera si è occupato di mafia, terrorismo, corruzione per “Paese Sera”, “Il Giorno”, la Rai, “L’Espresso”.
Quale riconoscimento del suo lavoro, teso a far luce sui responsabili delle stragi nazifasciste avvenute in Italia dal 1943 al 1945 e
culminato nella scoperta dei faldoni celati in quello che lui stesso definì “L’armadio della vergogna” in un’inchiesta per “L’Espresso” e poi in un libro (presentato a Fivizzano nel 2005 dallo stesso autore), Franco Giustolisi ha ricevuto la cittadinanza onoraria del Comune e di quello di Stazzema.
«Dopo aver ospitato nell’agosto dell’anno scorso l’evento culminato nel significativo incontro tra il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella e quello della Repubblica federale tedesca Frank-Walter Steinmeier, il Comune di Fivizzano, proseguendo nel percorso della memoria, è onorato di organizzare ora questo importante appuntamento nel ricordo di un grande professionista che nella vita e nel lavoro ha sempre dimostrato grande coraggio, passione civile e desiderio di giustizia», ha dichiararto il sindaco Gianluigi Giannetti.
«La scelta di ospitare a Fivizzano, in Lunigiana, l’edizione 2020 del Premio di giornalismo d’inchiesta “Giustizia e Verità Franco Giustolisi” è grande motivo di orgoglio per tutta la Toscana, soprattutto in occasione del 75° anniversario della Liberazione», ha sottolineato il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi. «Quella terra ha pagato un tributo altissimo durante l’estate di sangue del ’44.
Solo a Fivizzano furono oltre 400 i civili trucidati dai nazifascisti nelle stragi di Vinca, Bardine di San Terenzo Monti, Valla di San Terenzo Monti, Mommio, Gragnola, Monzone, Tenerano. Una memoria a lungo sepolta e negata», ha proseguito Rossi, «che è stato possibile riscattare anche grazie alle inchieste di Franco Giustolisi e alla scoperta dei documenti negati e nascosti nell’armadio della vergogna. Una scelta, quella di Fivizzano, in continuità con la decisione di ospitare sempre in Toscana, a Firenze, l’archivio degli scritti, dei documenti e della biblioteca del grande giornalista con una fondazione a lui intitolata».
La presidente del Premio, Sandra Bonsanti, ha voluto inviare, a nome della giuria, «un grazie riconoscente e libero al sindaco e alla città tutta di Fivizzano. Sarà per noi», ha sottolineato, «un momento molto importante per ricordare insieme al grande lavoro di Franco Giustolisi il sacrificio dei martiri, il valore della memoria e la riconoscenza, che sarà eterna, delle donne e degli uomini della nostra Italia».