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Attualità
marzo, 2021

InSicurezza: L’Espresso in edicola e online da domenica 7 marzo

Il Paese a rischio tra emergenza climatica e pandemia. Voci e progetti di donne che amministrano l’Italia dell’8 marzo. E la strategia del mafioso Graviano che promette rivelazioni su Berlusconi. Ecco cosa trovate sul numero in arrivo. E gli articoli in anteprima per gli abbonati digitali

Con le mani nei capelli. Seduto sul gradino di una scalinata che non porta a niente. E che è dominata da un gioco di parole in caratteri cubitali: "InSicurezza". L’uomo in bianco e nero sulla copertina disegnata da Ivan Canu per il nuovo numero dell’Espresso è il simbolo degli italiani assediati dalla paura. Su tutti i fronti: non solo la terza ondata del Covid che avanza, ma l’emergenza climatica che incombe, senza nessuna misura di prevenzione.

 

Il rapporto sull’Italia a rischio si apre con una denuncia di Stefano Liberti sui ritardi del Paese e delle principali città nelle strategie per prevenire i danni dei cambiamenti climatici. Con la pandemia, calcola Francesca Sironi, l’inquinamento da plastica è in continuo aumento per colpa di mascherine, tute, guanti e confezioni per il cibo da asporto. Fabrizio Gatti fa il punto sulle strategie anti-Covid che ripetono gli stessi errori. "È cambiato il governo ma non le chiusure", conferma Marco Damilano nel suo editoriale, molto critico su una politica che malgrado le novità apparenti resta impantanata nell’emergenza. Con il Pd dilaniato dalle lotte intestine (ne scrive Susanna Turco) e i leader disorientati dal tempo lento che la pandemia impone ai partiti sempre più abituati alla fretta (di Marco Follini).

 

Eugenio Occorsio ha chiesto a economisti di grido se davvero i liberisti hanno ceduto il posto ai fautori della spesa pubblica. Gloria Riva ha calcolato come vengono davvero investiti i soldi che l’Italia destina allo sviluppo dei paesi africani. Francesca Mannocchi racconta Qaraqosh, capitale dei cristiani d’Iraq che aspetta la visita di Papa Francesco. Lara Cardella, scrittrice e insegnante, condensa in tre pagine limpide e strazianti il diario della sua lotta contro il cancro in una Bergamo accerchiata dalla pandemia. E Lirio Abbate dedica una nuova puntata all’inquietante strategia del capomafia Graviano che pur di far allentare le maglie dell’ergastolo si gioca le  rivelazioni su Berlusconi.

 

Per l’8 marzo, Fabiana Martini ha raccolto soddisfazioni e denunce delle amministratrici impegnate nei comuni italiani, dall’ex sindaca di Rosarno alla consigliera comunale milanese minacciata perché musulmana. Michela Murgia discute con il rapper Shade sulle parole dell’odio e sulla censura dell’espressione artistica. E Filomena Gallo invita il governo a non dimenticare i diritti negati alle donne, e non solo a loro.

 

Anche Altan dedica il suo elegante sberleffo all’8 marzo. Makkox invece graffia Zingaretti e Barbara d’Urso, Mauro Biani disegna un gelido dialogo sulla spazzatura, Michele Serra sogna l’arrivo di un provvidenziale Ministro della Retorica, Bernardo Valli racconta le sue serate di pandemia in compagnia di Anna Karenina. E Lara Pugno invita a meditare sulla parola della settimana: emergenza.

 

L’Espresso chiude con il ritorno del cyberpunk che dalla Cina sta riconquistando il mondo (ne scrive Simone Pieranni), con un bilancio su Fukushima a dieci anni dal disastro (di Marco Cattaneo) e con un ritratto (firmato da Maurizio Di Fazio) di Elena Somarè, virtuosa del fischio che ha iniziato, da bambina, imitando Maria Callas. Per finire, buone notizie per la democrazia: per salvarla basterà riscoprire Machiavelli. Parola dello storico McCormick intervistato da Gabriele Pedullà. 

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