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Attualità
luglio, 2022

Ricatto all’Europa, L’Espresso in edicola e online da domenica 10 luglio

I rischi per l’Unione, i poteri forti che bussano alla porta di Giorgia Meloni, le conseguenze del cambiamento climatico. Ecco cosa trovate nel nuovo L’Espresso da domenica 10 luglio, che aumenta la propria foliazione a 124 pagine per offrire più notizie, più storie e più inchieste

Orban, al-Sisi, Putin, Erdogan: l’Unione europea sotto scacco è la copertina del nuovo numero de L’Espresso che diventa di 124 pagine. Più notizie, più storie, più inchieste, più punti di vista originali e schietti sulla realtà affinché il giornalismo rafforzi la funzione che gli è propria: essere cane da guarda del potere, formare l’opinione pubblica. Favorire il pensiero critico. Perché, come scrive il direttore Lirio Abbate nell’editoriale, «poche settimane fa questo giornale ha puntato il dito sulla questione amorale, fra mafia e politica, scegliendo di mettere in copertina due facce e due nomi di politici. Continueremo a farlo ogni volta che ve ne sarà bisogno. Perché questo è un giornale libero e contro ogni collusione».

 

L’inchiesta di copertina di Federica Bianchi racconta un’Europa al bivio, sotto pressione per i ricatti di Erdogan e i veti di Ungheria e Polonia, costretta al dialogo con Egitto e Iran. E che per affrancarsi dalla Russia rischia di finire sotto il tallone cinese.

 

Tornando in Italia: la tragedia della Marmolada mostra cosa ci aspetta se continuiamo a ignorare la crisi climatica. «Bisogna agire subito per contrastare l’emergenza», scrive Marco Cattaneo mentre Vittorio Malagutti a colloquio con Stefano Caserini ci ricorda che cambiare è possibile, se solo gli interessi della politica non facessero da freno. Come racconta Gloria Riva, infatti, c’è ancora chi continua a dire no all’energia pulita. Le comunità energetiche nelle città per risparmiare e aiutare i più poveri sono ferme in attesa dei decreti del governo. Ma c’è anche chi, come scrive Marialaura Iazzetti, ce l’ha fatta: a Magliano Alpi in provincia di Cuneo, un anno fa è nata la prima comunità energetica d’Italia. Del potere del lito parla, invece, Eugenio Occorsio: la tecnologia e le materie prime per le batterie sono in mani cinesi ma l’Italia punta sul biocarburante.

 

Che succede nel nostro paese, in politica, lo spiega Carlo Tecce che in vista delle elezioni del 2023 descrive i pellegrinaggi già iniziati alla corte di Giorgia Meloni. Banchieri e fondi di investimento si accalcano attorno a Fratelli di Italia, il partito alla guida del centrodestra nel prossimo Parlamento secondo i sondaggi. Antonio Fraschilla dal porto di Trieste svela i retroscena di una delle più importanti operazioni antidroga degli ultimi anni: un finanziere sotto copertura buca la rete delle spedizioni di cocaina dalla Colombia all’Europa. E mette le mani su una fornitura da mezzo miliardo. Mentre Armando Spataro descrive l’algoritmo a volte inceppato della giustizia. Giovanni Iozzia ripercorre lo sviluppo delle startup dopo 10 anni dal decreto che ha introdotto la figura giuridica nell’ordinamento italiano. E Simone Alliva nel mese del Disability Pride ricorda che i disabili non sono né vittime né eroi. «Bisogna ascoltare le voci delle persone non parlare per loro».

 

Gigi Riva fa il punto sui rapporti ondivaghi che legano Italia e Francia visto il no dell’Eliseo all’estradizione dei terroristi italiani, mentre Wlodek Goldkorn a colloquio con Michael Walzer spiega perché essere di sinistra oggi dovrebbe significare stare con Kiev. Dall’Ucraina Lorenzo Tondo racconta cosa è successo al centro commerciale di Kremenchuck e perché le prove smentiscono il Cremlino: l’attacco al mall era mirato. Ritornano poi i Diari di Guerra di Nora Krug, la cronaca per immagini del conflitto russo-ucraino visto da una giornalista ucraina e da un artista russo, introdotti da Sabina Minardi. Manuela Cavalieri e Donatella Mulvoni dagli Stati Uniti descrivono l’American nightmare: l’incubo oscurantista dopo la decisione della Corte Suprema di annullare la storica sentenza Roe contro Walde che garantiva a livello federale il diritto di interrompere la gravidanza.

 

Apre la sezione Idee il colloquio di Sabina Minardi con Javier Cercas: per lo scrittore spagnolo niente potrà fermare la rivoluzione femminile. Come pensa, invece, un editore? Chiara Valerio lo spiega attraverso i racconti di Teresa Cremisi di Adeplhi e Naveen Kishore di Seagull. Angiola Codacci-Pisanelli descrive come avrebbe potuto essere la copertina di Insciallah, il celebre libro di Oriana Fallaci. Mentre Giuseppe Catozzella intervista Roberto Saviano che riflette sull’Italia a trent’anni dalla strage di Capaci e Claudia Catalli parla con Eva Longoria, la guerriera di Hollywood.

 

Tre storie chiudono L’Espresso: gli sfollati di Cabo Delgado, in Mozambico, che fuggono dalla jihad, di Marco Benedettelli. Il partigiano Jacon, morto pur di non tradire durante l’eccidio di Salussola, di Chiara Sgreccia. E il racconto di Roberto Orlando, del tempo in cui eravamo noi, gli italiani, a emigrare.

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