Accade oggi
In Iran esecuzioni raddoppiate. Onu inorridita dai video dei soldati ucraini decapitati. Accordo sulle nomine. I fatti da conoscere
di Simone Alliva
Berlino verso la legalizzazione della cannabis sotto i 25 grammi
Il governo tedesco non vuole più punire il possesso di un massimo di 25 grammi e la coltivazione di un massimo di tre piante "femminili" di cannabis. E punta ad autorizzare la coltivazione e la distribuzione della sostanza nel quadro di associazioni dedicate. È il piano di 9 punti presentato dal ministro tedesco della Salute Karl Lauterbach e da quello dell'Agricoltura Cem Özdemir. La proposta è un passo indietro rispetto alla prima bozza presentata nei mesi scorsi e criticata da più parti per la sua scarsa applicabilità legale. Non ci saranno ad esempio i cannabis-shop, che potranno nascere invece in un secondo momento e con modalità altamente controllate. La futura proposta di legge deve ancora essere formalizzata e approvata all'interno del gabinetto di governo e poi in parlamento. Le associazioni o club dedicati alla cannabis non potranno avere scopi di lucro, potranno avere al massimo 500 membri maggiorenni, non potranno fare pubblicità, potranno distribuire ai propri membri massimo 50 grammi al mese (e 30 grammi al mese ai minori di 21 anni) e la loro sostanza dovrà avere specifici valori. Nei club, che dovranno essere lontani dagli edifici scolastici, non potranno inoltre essere consumate la stessa cannabis o bevande alcoliche. Sarà inoltre vietata la partecipazione di un cittadino a più di un club. Sempre secondo il piano dei due ministri tedeschi, non si potrà fumare cannabis nei pressi delle scuole, mentre vecchie condanne per possesso della sostanza sotto i 25 grammi potranno essere eliminate dal sistema. I minorenni sorpresi a fumare cannabis dovranno invece entrare in un programma di prevenzione. Nel loro accordo di governo la Spd, i Verdi e la Fdp avevano concordato fin dall'inizio una nuova forma di legalizzazione del consumo di canna.
La Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile balistico, paura in Giappone
La Corea del Nord, secondo Seul, ha lanciato un missile balistico non identificato verso il Mare Orientale, noto anche come Mare del Giappone: il governo di Tokyo si è mobilitato di fronte all'ennesima provocazione di Pyongyang e ha invitato subito la popolazione della regione settentrionale di Hokkaido a mettersi al riparo: «Evacuare immediatamente. Evacuare immediatamente». Successivamente, il premier Fumio Kishida ha annunciato che il missile «non è caduto sul territorio giapponese». Secondo l'esercito di Seul forse si è trattato di un missile a 'combustibile solido', una tecnologia che è da tempo un obiettivo dei programmi militari di Kim Jong Un. Dura condanna degli Stati Uniti.
ONU: “Inorriditi dal video del soldato ucraino decapitato”
L'Onu è 'inorridita' per il video della decapitazione di un prigioniero ucraino da parte di soldati russi che circola in rete. Zelensky chiede al modo di reagire, mentre il Cremlino afferma: Se il video con immagini «orribili» fosse vero, potrebbe esserci un'indagine, dobbiamo verificare le immagini'. A Taiwan, intanto, sale ancora la tensione. «La Cina si prepara a scatenarci la guerra», secondo Taipei. Il presidente Xi Jinping chiede all'esercito di essere pronti «a combattimenti veri». E Pechino domenica chiuderà lo spazio aereo sul nord dell'isola in concomitanza con «attività spaziali».
Ong, in Iran esecuzioni quasi raddoppiate nel 2022
Le esecuzioni capitali in Iran sono aumentate del 75% nel 2022, con 582 impiccagioni contro le 333 dell'anno precedente, secondo due organizzazioni per i diritti umani che definiscono il regime una «macchina per uccidere volta a «incutere paura» nel Paese. Le 582 esecuzioni - aggiungono l'ong norvegese Iran Human Rights (Ihr) e Together Against the Death Penalty (Ecpm), con sede a Parigi- rappresentano la cifra più alta registrata nella Repubblica islamica dal 2015. Dal settembre 2022, l'Iran è scosso da proteste di massa, duramente represse dalle autorità, scatenate dalla morte in custodia di Mahsa Amini.
Nomine: Descalzi riconfermato all’Eni. Meloni: competenze, non appartenenze
Il governo ha deciso i vertici delle aziende partecipate. Alla presidenza di Eni Giuseppe Zafarana, a quella di Enel Paolo Scaroni e a quella di Leonardo Stefano Pontecorvo. Matteo Del Fante confermato ad di Poste, Silvia Rovere nuovo presidente. Lega: «il centrodestra ha saputo ancora trovare la sintesi». La Borsa di Milano apre in rialzo: salgono le azioni di Eni e di Leonardo, male invece Enel
Gip, segreti Messina Denaro in covi ancora da scoprire
«La cura quasi maniacale del latitante nella annotazione di qualsiasi accadimento della sua vita, nella tenuta di diari e quaderni in cui trascriveva anche commenti, non può fare dubitare dell'esistenza di materiale di ben altra importanza sugli affari criminali di Messina Denaro custodito in altri covi non ancora individuati (e di cui, peraltro, v'è già traccia in alcune delle corrispondenze tra il latitante e Laura Bonafede che pure mostra di conoscerli)». Lo scrive il gip Alfredo Montalto nella ordinanza di custodia cautelare che ha disposto il carcere per Laura Bonafede, figlia del boss di Campobello e donna di Messina Denaro.