Il nuovo numero

Santacrac, L’Espresso in edicola

di Chiara Sgreccia   22 marzo 2024

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Santacrac

La radiografia delle aziende in rosso della ministra dei fallimenti. Le armi made in Italy nei Paesi in guerra. La nuova Shanghai in Perù. Lo scontro tra Biden e Trump anche sull’economia. Le riflessioni sul presente di Etgar Keret. E come sempre molto altro

Si dichiara “imprenditrice”, eppure le società di Daniela Santanchè hanno prodotto solo perdite. Una rete di imprese in profondo rosso indebitate soprattutto con lo Stato: ma la ministra del Turismo rimane al suo posto, da cui gestisce miliardi. Ne scrivono Paolo Biondani, Fabio Pavesi e Gloria Riva nell’articolo di copertina de L’Espresso. Mentre il direttore, Enrico Bellavia, nell’editoriale parla della disastrosa gestione della partita elettorale sulla Basilicata da parte del centrosinistra. E del non detto della Presidente Giorgia Meloni ad al-Sisi sulla morte di Giulio Regeni.

 

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Ucraina e Israele: i segreti delle armi made in Italy
«Il mondo veste armi made in Italy. Le guerre hanno piegato ogni ritrosia geopolitica, cavillo normativo, titubanza etica», scrive Carlo Tecce nell’articolo che apre la Politica del nostro settimanale. In cui svela tutte le cifre, fino a ora sconosciute, degli apparati bellici che Roma vende ai Paesi in guerra. Anche se la legge lo vieterebbe.

 

 

La nuova Shanghai si trova in Perù
La Cina ha scelto il Paese del Sudamerica. Non per l’argento, il rame, lo zinco che si estraggono dalle sue terre. Ma, come spiega Daniele Mastrogiacomo nell’articolo che apre la sezione Esteri, per il porto a Chancay, gigantesco, destinato a essere il più grande hub del commercio marittimo dell’America Latina.

 

Biden vs Trump. Scontro anche sull’economia
Tasse, interventi pubblici, transizione ecologica: anche i programmi economici dei due candidati alle presidenziali Usa, Joe Biden e Donald Trump, divergono completamente. Resta da capire quanto peseranno nelle scelte degli elettori. Fa un punto Eugenio Occorsio per aprire l’Economia de L’Espresso.

 

Ogni cosa è imprevedibile
«Viviamo un’epoca in cui le domande non hanno mai risposte e se le risposte mancano, è perché tutto, per tutti ormai, si risolve in un ininterrotto zapping, un velocissimo passare all’informazione successiva, all’opinione seguente, all’analisi nemmeno del momento: del giorno». Così Etgar Keret, da sempre critico con le scelte di Netanyahu, riflette sul presente. E sul rischio di far fronte a una catastrofe umanitaria. Ne scrive Liza Ginzburg.

 

E poi, “Così l’autonomia di Calderoli distruggerà la Sanità” di Nino Cartabellotta, “La giustizia in nome del profitto” di Sergio Rizzo, “Puntiamo al terzo livello”, il colloquio di Gianfrancesco Turano con Nicola Gratteri. E come sempre molto altro: approfondimenti, inchieste, rubriche, sguardi critici e punti di vista sulla realtà vi aspettano in edicola e online.