Cultura
19 ottobre, 2007

L'età moderna - Le opere

1580-1800. Da “La cena de le ceneri” di Giordano Bruno al “Dialogo sopra i due Massimi Sistemi” di Galilei, alla “Locandiera” di Goldoni, a “Dei delitti e delle pene” di Cesare Beccaria...

Non tutti i poeti hanno avuto in vita la fama e gli onori di Pietro Metastasio. E forse neppure lui avrebbe immaginato che il suo melodramma, "La clemenza di Tito", scritto nel 1734 per l'onomastico dell'imperatore Carlo V, poi musicato da Mozart ed altri grandi come Hasse e Gluck, sarebbe stato rappresentato con successo fino ai nostri giorni. L'opera del Metastasio non è però la sola a sopravvivere nei secoli. Nell'ottavo volume della "Storia della letteratura" Einaudi il numero dei capolavori è tale, che, se esistesse la sindrome di Stendhal anche per i libri, dovremmo chiudere gli occhi e starcene buoni da una parte. Che dire della straordinaria personalità di Giordano Bruno, il martire del libero pensiero bruciato vivo a Campo de' Fiori a Roma? E della "Città del sole" di Tommaso Campanella, l'altro grande frate, poeta e filosofo che pagò con la prigione a vita la sua visione utopistica di un mondo nuovo?

Andrà meglio a Giambattista Vico, il filosofo dei "Principi di scienza nuova". Il conflitto fra lo strapotere della Chiesa e la società civile stimola la ricerca storica. Nascono così i "Rerum Italicarum Scriptores" di Ludovico Antonio Muratori. E prima ancora la "Istoria del concilio tridentino" del veneziano fra' Paolo Sarpi, che celebrò messa fino alla morte, ma fu sempre ostile al potere temporale del papa. La sua "Istoria" è scritta con lucidità, ironia e sarcasmo, e viene analizzata da Alberto Asor Rosa in un cospicuo saggio. Altri studi sono dedicati alla "Locandiera"di Carlo Goldoni a "L'Augellino belverde" di Carlo Gozzi, "Lo cunto de li cunti" di Giovan Battista Basile, "L'Adone" di Giovanbattista Marino, "Dei delitti e delle pene" di Cesare Beccaria, "Saul" di Vittorio Alfieri, "Il Giorno" di Parini. Senza dimenticare Torquato Accetto, autore del trattato morale "Della dissimulazione onesta", un vademecum per opporsi, con intelligenza, alla crudeltà del potere.

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