Sta girando in questi giorni 'Shutter Island', suo quarto film in collaborazione col 'Maestro' Martin Scorsese. Poi, due pellicole biografiche che verranno da lui prodotte e interpretate. L'una sullo scrittore Ian Fleming, creatore di James Bond, l'altra su Nolan Bushnell, l'inventore di 'Pong', il gioco della Atari cui viene attribuita la nascita dell'era del videogame. Prima ancora di cominciare a girare 'Shutter Island' ha completato le riprese di 'Revolutionary Road', il film diretto da Sam Mendes (il regista di 'American Beauty') dal romanzo di Richard Yates, in cui si è riunito con Kate Winslet, per la prima volta dai tempi di 'Titanic', il fenomeno del 1997 che lo lanciò nel mondo.
A 33 anni, Leonardo Di Caprio, dopo una sosta di due anni in cui si è dato alle cause politiche e umanitarie, è tornato alla grande, da vero dominatore di Hollywood. Impegnato, stimato (ora anche dai critici che storcevano la bocca al tempo di 'Titanic'), venerato da tutti, DiCaprio ha concepito, prodotto e narrato 'The 11th Hour', un documentario sui problemi ambientali nel mondo e ha prodotto 'Water Planet', dove si richiama l'attenzione sulla mancanza di accesso all'acqua e potabile per oltre un miliardo di persone nel pianeta.
In questi due anni il DiCaprio mondano sembra esser sparito dalla circolazione: finita la sua altalenante relazione con la modella brasiliana Gisele Bundchen, cui è seguito un flirt con l'israeliana Bar Rafael, DiCaprio si dichiara oggi single e più interessato a fare film di rilievo che divertirsi. Subito dopo 'Shutter Island' tornerà a lavorare con Scorsese in 'The Rise of Theodore Roosevelt', la cui uscita è prevista per il 2009. Il film, dal libro di Edmund Morris, è un'indagine sugli anni formativi del 26° presidente degli Stati Uniti e sulla sua trasformazione da privilegiato politico di New York a comandante sul campo durante la guerra ispano-americana alla fine dell'800, fino alla presidenza. Ma in realtà è una pellicola che guarda il presente: è con Roosevelt che gli Stati Uniti, mossi da un impeto di grandi ideali (aiutare la decolonizzazione dei popoli che si ribellarono al dominio spagnolo) pongono le fondamenta del loro ruolo imperiale e imperialista nel mondo. Se quel film guarda il passato ottocentesco, 'Revolutionary Road' affronta una storia più vicina: DiCaprio e la Winslet sono una giovane coppia agiata in un sobborgo del Connecticut a metà degli anni '50. "La loro sicurezza apparente maschera una grande frustrazione ", spiega l'attore: "E così decidono di lasciare la vita mediocre che li circonda e andare a vivere in Francia. Ma lì gelosie e recriminazioni mettono a rischio il loro rapporto. Una lezione per noi americani così presi dall'ansia di possedere le cose senza pensare a chi siamo e alla qualità dei nostri rapporti. Ed è stato bellissimo tornare a lavorare di nuovo con Kate: dai tempi di 'Titanic' è diventata mamma, è maturata, e allo stesso tempo siamo sempre gli stessi che eravamo una volta".
E l'impegno ambientalista? Cosa fa di concreto per salvare il pianeta? "Guido un'auto ibrida, ho installato pannelli solari sul tetto di casa, uso acqua filtrata e compro prodotti organici", risponde: "Mi sono fatto costruire una casa 'verde', anche se so che non tutti possono ancora permetterselo. Ma è giusto dare un esempio". DiCaprio, che vive a Los Angeles nel quartiere di Los Feliz, ha acquistato anche un appartamento 'ambientalmente corretto' a Manhattan, realizzato con materiali ecologici e alimentato a energia solare, nel complesso Riverhouse sulla sponda del fiume Hudson, e pure un'isola deserta al largo del Belize: "È un paradiso terrestre", racconta: "Voglio trasformarlo in una riserva marina e naturale. È un'utopia bellissima, un sogno che mi fa stare meglio".