Cultura
gennaio, 2009

Pitti Uomo, sobria sartorialità per affrontare il futuro

Si conclude la fiera fiorentina della moda maschile: la ricetta anti-crisi è puntare sulla qualità, su uno stile più sobrio ma ricco di dettagli sartoriali. In chiusura va in scena la precollezione donna di Giambattista Valli

La Fiera della moda maschile e delle precollezioni femminili del Pitti, a Firenze, dura oramai solo tre giorni, dal 13 al 16 gennaio. "Un tempo la manifestazione si estendeva su cinque giorni; poi ci siamo resi conto che tutto ciò costava troppo" ha spiegato Raffaello Napoleone, amministratore delegato della kermesse. Oculatezza, senso del prodotto, riscoperta della sartorialità sono le parole d'ordine della manifestazione. "Il bello salverà il mondo, la crisi è già passata" auspica il ministro del welfare, Maurizio Sacconi che l'ha inaugurata. La speranza è l'ultima a morire, illudersi non costa niente. Tra gli stand si notano meno giapponesi e meno americani, aumentano i russi e gli ucraini. I dati di affluenza verranno pubblicati presto, fatto sta che i compratori vengono a Pitti per il tempo strettamente necessario, quel che basta per avere le idee chiare e decidere gli acquisti.

Se il segreto sono i nervi saldi e un'attitudine un po' zen, non è forse un caso che lo stand Mason's fosse allestito come un tempio tibetano tra tamburi, cassettoni in legno dipinto e monaci buddisti. Si ritorna alla serietà, all'ordine, alla concretezza. Lo stilista americano Thom Browne ha presentato la sua collezione maschile ispirata al Clark Kent anni Cinquanta, l'anonimo impiegato che si trasforma in Superman, con una performance. Di giorno l'uomo Thom Browne indossa un completo grigio smilzo e vicino al corpo: pantaloni al polpaccio, giacca corta, gilet di lana, cravattina. Il trench è color biscotto. Si leva il soprabito, si siede alla scrivania davanti a una vecchia macchina da scrivere Olivetti, mangia un toast avvolto in un sacchettino di plastica, addenta una mela. Una vita monotona, eppure concreta e dignitosa nella sua semplicità. "Vorrei che i giovani riscoprissero l'amore per la sartoria, per gli abiti ben fatti" ha spiegato Browne, un talento da tenere d'occhio.

Altro evento, fuori Fiera, è la sfilata di Giambattista Valli nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Davanti a Margherita Missoni, Ludovica Montezemolo, Delfina Delettrez, Laudomia Pucci e molti amici accorsi per l'occasione lo stilista romano ha presentato la sua precollezione donna per l'autunno-inverno 2009-2010. In passerella hanno sfilato cappotti neri bordati di alpaca, giochi di volumi e un tocco di Rinascimento con la robe-manteau rosso Pontormo e il bolero verde Bronzino.

Sartorialità e studi di dettagli anche per la grande Rei Kawakubo di Comme des Garçons che nello stand del Palazzo degli Affari mostra la sua moda maschile realizzata dagli artigiani giapponesi. Ispirazioni retrò da Massimo Rebecchi che recupera l'eskimo dei mod's e fa allestire una scenografica Lambretta d'epoca tutta fari e specchi. E se Rebecchi pensa agli Who amati dai mod's, la Converse realizza nuove sneakers con il logo degli ACDC.

Molti brand recuperano tutto il fascino del dandismo, tra questi Cucinelli, Luciano Barbera, Pal Zileri, Borsalino. Un aereo F104 Lockeed fa invece da cornice allo spazio dell'Aeronautica Militare che ha ingaggiato l'attore Philippe Leroy, appassionato paracadutista, per mostrare la collezione di felpe, polo, giacconi e orologi. Anche lui ha un messaggio per le nuove generazioni: "Vorrei che i ragazzi si rendessero conto che un salto in paracadute dà sensazioni incredibili e costa meno di un grammo di cocaina". Velocità e alta tecnologia anche davanti alla Fortezza da Basso, sede della Fiera, dove troneggia la McLaren di Lewis Hamilton. Nel camion davanti al bolide una collezione di scarpe tecnologiche, ispirate a quelle dei piloti, leggerissime e con un avanzato sistema di ventilazione. I tempi di crisi non tolgono il buonumore. Walter Van Beirendonck, uno dei sei stilisti di Anversa, si ispira al mondo del circo e realizza la clown, una scarpa con la punta rossa di gomma che ricorda il naso del pagliaccio. La Sweet Years di Bobo Vieri e Paolo Maldini, per parte sua, chiama a raccolta l'ex velina Melissa Satta per un cobranding della nuova cioccolata prodotta da Eraclea, leader nel settore dei dolciumi. La cioccolata salverà il mondo?

L'edicola

In quegli ospedali, il tunnel del dolore di bambini e famiglie

Viaggio nell'oncologia pediatrica, dove la sanità mostra i divari più stridenti su cure e assistenza