Pubblicità
Cultura
giugno, 2009

Tenero Moby

Dal dj e musicista newyorkese un nuovo album. Intimo e melodico. A luglio sarà in Italia

Se il precedente album di Moby, 'Last Night', era un disco che strizzava l'occhio all'universo dance floor e trasudava gioia di vivere da ogni solco, il nuovo lavoro del minuto dj e musicista newyorkese è esattamente l'opposto: un disco malinconico e solitario. Soprattutto coraggioso in un mercato sempre più alla ricerca del successo mordi e fuggi, della 'one hit wonder' per sbancare le classifiche e poi finire nel dimenticatoio nel giro di qualche mese. Del resto Moby, al secolo Richard Melville Hall, è sempre stato abilissimo nel mischiare linguaggi sonori diversi. E a reinventarsi disco dopo disco. Il successo planetario di 'Play' (1999), oltre nove milioni di copie vendute, ha sancito la sua cifra stilistica in grado di sintetizzare elegantemente elementi rock e pop, elettronica e hip hop.

SPECIALE: Audio e video


Adesso, dopo un album volutamente rumoroso e vitale, se ne esce con un lavoro quasi sussurrato. La scintilla creativa di 'Wait for Me', nei negozi di dischi dal prossimo 26 giugno, è scattata all'improvviso lo scorso anno durante il discorso del regista David Lynch ai Bafta Awards, gli Oscar inglesi: "David parlava di quanto la creatività fine a se stessa, scevra dalle pressioni del mercato, possa essere una cosa meravigliosa. Registrando questo album, ho voluto fare qualcosa che amo profondamente, senza preoccuparmi di come il mercato lo avrebbe accolto. Il risultato è il disco più pacato e melodico, il più malinconico e intimo che io abbia mai registrato", afferma il musicista americano.

'Wait for Me' è un'opera lontana anni luce dalle precedenti prove del folletto della Grande Mela. Brani d'atmosfera, minimali, come la delicata 'Isolate' che ricorda un po' Nick Drake. O come l'avvolgente e sinuosa 'Pale Horses' che rievoca il suono trip-hop di Bristol. O ancora come la strumentale 'Shot in the Back of the Head', l'episodio più notturno e cinematografico dell'album, di cui proprio David Lynch ha realizzato un videoclip dalle tinte dark.

Tutto l'album si muove tra sonorità pacate e sognanti, atmosfere soffuse, brani intrisi di nostalgia. Nessun ambiente meglio dell'intimità delle pareti domestiche era più indicato per scrivere e registrare le 16 canzoni che compongono 'Wait for Me'. È lo stesso Moby a confidare: "Ho registrato questo album nel mio studio, a casa mia nel Lower East Side di New York, sebbene 'studio' possa sembrare una parola eccessiva per una manciata di strumenti e attrezzature sistemate in una piccola stanza". Così per 'Wait for Me' Moby si è mosso in perfetta solitudine. O quasi. Accanto al dj non troviamo grandi stelle del firmamento musicale, ma solo amici intimi con cui il musicista newyorkese condivide la sua quotidianità. "Sono tutti grandissimi artisti", assicura, "ma a meno che non viviate a Fort Greene, Brooklyn, oppure a Washington Heights, non avrete avuto modo di conoscerli, perché non sono famosi. Ho capito che suonare e lavorare con gli amici è quasi sempre più bello e più divertente che farlo con delle rockstar". Certamente non è una star, ma un professionista con collaborazioni che vanno dai Buzzcocks ai Wire sino ai Sigur Rós, Ken Thomas, il musicista che Moby ha chiamato per mixare le tracce del disco. Suoni e atmosfere che Moby riproporrà nei due concerti italiani di luglio.

L'edicola

La pace al ribasso può segnare la fine dell'Europa

Esclusa dai negoziati, per contare deve essere davvero un’Unione di Stati con una sola voce

Pubblicità