Il nuovo stadio del tennis al Foro Italico di Roma è costato 28 milioni di euro ed è l'ennesima occasione persa per la città. Una struttura ingombrante dall'aria non finita, povera e arrangiata

C'è chi lo ha definito un ecomostro. Altri si sono limitati a dare giudizi negativi. Altri, quelli che lì capitano tutti i giorni, perché è lì che lavorano, semplicemente non credono ai loro occhi. Stiamo parlando del nuovo stadio del tennis, a Roma. Nel cuore del Foro Italico.

In quella che era l'oasi dello sport di Del Debbio e di tanti altri importanti architetti dell'età moderna, alla fine di aprile è stata inaugurata una struttura ingombrante dall'aria non finita, povera e arrangiata. Un costo di 28 milioni di euro, per l'ennesima occasione persa per la città.

In qualsiasi altro luogo del mondo si sarebbe organizzato un concorso internazionale. Un esempio: quello del 2009 organizzato a Parigi per lo stadio del torneo Roland-Garros. Da noi invece si è preferita un'altra via. Quella che poi abbiamo letto nelle cronache. Quella che non contempla affari ma imbrogli, non offre qualità ma anonima cubatura.

Sono andato a vedere di persona quello che mi descrivevano amici e informatori. Ho iniziato a camminare su viale delle Olimpiadi. Degrado, palchi abbandonati, strutture temporanee già invecchiate. Un bambino inciampa sulle assi di legno che coprono la strada. Un frequentatore delle piscine si avvicina e mi dice:
ma lei non può fare qualcosa? Indica con il dito lo stadio alle sue spalle. È una vergogna, continua. E nessuno dice niente.

Lì per lì non ho risposto, perché non sapevo cosa dirgli. Gli rispondo ora. Dicendo qualcosa.

LEGGI ANCHE

L'E COMMUNITY

Entra nella nostra community Whatsapp

L'edicola

Il pugno di Francesco - Cosa c'è nel nuovo numero dell'Espresso