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Cultura
luglio, 2010

Melo, il più amato dagli avversari

Il geniale centrocampista brasilo-juventino ha deciso il primo match dei quarti di finale con un autogol e l'espulsione di sé medesimo

Felipe, perché sei tu Felipe? Così, all'incirca, cantava il Bardo e così canta Ragù di Mondiale. Il geniale centrocampista brasilo-juventino ha deciso il primo match dei quarti di finale con un autogol e l'espulsione di sé medesimo.

È stato incerto fino alla fine ma quando è entrato in campo ha mostrato perché tutti lo detestano, esclusi gli avversari. Grazie, Felipe. Hai avverato il nostro pronostico. Peccato che l'Uruguay non possa naturalizzarti in tempo per la partita con il Ghana delle 20.30, ma grazie, grazie e ancora grazie. Ed ecco la cronaca di Brasile-Olanda.

Nel prepartita c'è grande attesa per come si presenterà il ct brasiliano Dunga. Il John Galliano del pallone, di gran lunga l'uomo peggio vestito del Mondiale, stupisce ancora. Sfoggia una camicia rosa antico con sottostante t-shirt verde ramarro a pelle e soprastante giubbotto cernierato con baveroni svolazzanti. È l'uomo che vuole portare in Brasile il sesto titolo.

Primo tempo. L'Olanda ha Oojer per Mathijsen che si fa male durante il riscaldamento. Oojer si rivela rapidamente un merluzzo disseccato o stoccafisso. Perché non gioca Boulharouz?

7' il Brasile segna ma il gol viene annullato per fuorigioco (giusto)

10' GOAL Brasile, passano tre minuti e i centrali olandesi si esibiscono in un buco da campionato di seconda categoria; Fabiano si porta Heitinga verso centrocampo, Oojer non fa la diagonale e Robinho prende l'autostrada verso la porta con il difensore avversario più vicino che è Robben (!); 1-0 e pronostico RdM già a forte rischio

11' risponde subito il coraggioso Kuyt (pronuncia neerlandese Chkeeuot), Julio Cesar (pronuncia Ggiulio Ciesar) para

13' Heitinga non ci capisce il beneamato e sgambetta L.Fabiano a palla lontana; l'arbitro Nishimura ammonisce; il gioco è nervoso, con sceneggiate e proteste continue; l'autorevolezza del fischietto giapponese è pari a quella di un coleottero durante una zuffa fra cani;

15' Lucio si esibisce in uno dei suoi tipici disimpegni pro-avversari; gli oranje non ne approfittano; Van Bommel e De Jong sono fuori dal gioco; Snejder è costretto a fare il mediano

24' De Jong entra in scivolata su Kakà in area, al limite del fallo; diceva il grande Carletto Mazzone "difensore scivoloso, difensore pericoloso"

27' Oojer è in confusione totale; incomincio a pensare che potrebbe segnare, tipo l'argentino Demichelis

30' l'azione più bella del Brasile; Robinho in slalom ne pianta un paio, appoggia al Fabuloso che tacca per Kakà; Riccardino la mette all'incrocio d'interno ma Stekelenburg ci arriva con la mano di richiamo; bravissimi tutti

34' attenzione: il corner peggio battuto della storia del calcio; Robben tocca appena e poi si allontana di corsa dalla palla; invece di Snejder, lontano un chilometro, arriva un brasiliano che molto tranquillamente se la prende; i sudamericani (direbbe Dossena) non sono abbastanza intelligenti per cascare in un tranello tanto sottile

36' giallo a Bastos, nervosissimo e, fondamentalmente, scarso

41' voto Oojer Stockfish of the year, una scelta che si rivelerà in parte avventata

46' bella parata di Stekelenburg.

Intervallo. RdM commenta con il filobrasiliano Goldkorn (L'espresso) che dopo un primo tempo così è gran fortuna essere sotto solo di un gol. I brasiliani sono stati superiori ma hanno concretizzato pochino. Questo è sempre un peccato grave. A volte, mortale.

Secondo tempo. Le squadre ripresentano gli undici iniziali, incluso il cadavere ambulante Van Bommel e l'inconcludente Van Persie.

52' fallo di Bastos su Robben; l'arbitro evita al brasiliano la seconda ammonizione; si incomincia a provare pena per il gentile Nishimura; è evidente che nessuno gli dà retta ed è probabile che prima della fine tiri fuori una macchina fotografica per dedicarsi allo sport nazionale del suo paese

53' GOAL Olanda; Snejder crossa da destra, saltano in area Felipe Melo e Julius Caesar che non chiama palla; è 1-1

60' un buon destro di Dani Alves è seguito dalla sostituzione di Bastos; Dunga teme di restare in dieci ma cambia l'uomo sbagliato; eppure conosce i suoi polli e dovrebbe ricordarsi di avere rimpiazzato Melo dopo 44' di Brasile-Portogallo per toglierlo da una rissa con Pepe

64' giallo a De Jong per fallo su un Robinho invasato

65' Oojer cicca un rinvio in modo raccapricciante e Kakà sbaglia l'appoggio in rete di piatto; non difficile per uno come lui; e, sapete com'è, gol mancato...

68' GOAL Olanda; su angolo di Robben, l'indemoniato Kuyt – se ne sono visti pochi correre così – parte verso il primo palo, spizza indietro a centro area, e Snejder segna sempre di testa

73' Felipe Melo decide il match; abbatte Robben, poi gli dà un altro calcio e, mentre l'avversario è a terra, gli affonda una tacchettata sulla coscia; tre pedate in un intervallo così breve sono un exploit tecnico a sé stante; forse Melo dovrebbe passare alla boxe thai

76' Oojer becca un giallo; l'arbitro tira fuori per sbaglio il rosso, poi se ne accorge e ride, l'allocco

77' entra Nilmar per Luis Fabiano

78' Oojer eseguisce il primo buon intervento; c'è speranza per tutti

80' Van Persie spara in curva la seconda punizione della sua mediocre partita; subito a sedere Van Persie!

83' Snejder sbaglia il 3-1 su contropiede; gol sbagliato, gol subìto' no, perché Oojer, proprio lui, salva in tackle scivolato su Kakà

85' Huntelaar per Van Persie

86' Kuyt semina tutti e viene contrato sul tiro; partita pazzesca di Dirk, come quelle di Snejder e Robben; che trio!

88' Van Bommel combina un mezzo disastro su Lucio, non esattamente Usain Bolt; la punizione di Dani Alves va sulla barriera

91' nel tentativo di tenere palla, Huntelaar scava una buca di mezzo metro accanto alla bandierina; la perde lo stesso; sembra il più stanco di tutti e ha giocato 6 minuti; subito dopo si esibisce in uno stop mancato

92' in contropiede tre contro uno Huntelaar riesce a sbagliare l'ultimo passaggio; non fategli più rimettere piede a San Siro, per quello che resta del povero Milan.

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