Fino al 18 Marzo la Whitechapel Gallery di Londra ospita una grande mostra dedicata all'artista inglese John Stezaker. Nato nel 1949 a Worcester, il maestro del collage è emerso su scala internazionale in ritardo rispetto ai giovani movimenti artistici inglesi, forse per il suo accanimento contro la predominanza della pop art.
Supportato da Louis Vuitton, l'artista ha istituzionalizzato il suo stile mixando immagini pre-esistenti e ricercate su cartoline standard, piuttosto che scene di film con fotografie pubblicitarie. Una reale rappresentazione di immagini post-moderne e soprattutto un inedito esempio della forza sovversiva di mischiare ritagli periferici creando di conseguenza scene surreali.
Alla Whitechapel Gallery sono esposte una novantina di opere, rappresentative della produzione dagli anni 70 a oggi. In mostra alcune tra le sue serie più famose, come 'Mask', splendidi ritratti ingialliti, grotte o cascate, e 'Dark Start', sagome ritagliate "rubate" all'immaginario pubblicitario. La ricerca di John Stezaker proviene da anni di archivio e repertorio, con un accanimento maniacale su migliaia di immagini che bypassano le fotografie più diffuse e gli scatti più inflazionati. Come per esempio la semi-psichedelica "Love XI", la romantica "Pair IV" o la visionaria "Sonata".
Nello studio di Chalk Farm, a nord-ovest di Londra, Stezaker ha studiato le sue ironiche creazioni frutto di lunghe giornate passate tra mercatini, fiere e negozi dell'usato. Un insieme irripetibile di giornali patinati, campagne pubblicitarie, fotomontaggi, enciclopedie, cataloghi e libri per bambini. Una ricerca meticolosa e ossessiva con l'obiettivo implicito di spostare il baricentro delle sensazioni dalle scene viste-e-riviste verso protagonisti o momenti privi di gloria. Frammenti e sovrapposizioni con un forte sentimento vintage, un apparente minimalismo tecnico e una potente carica unpop.