Arriva nelle sale "Andiamo a quel paese", la nuova commedia del duo palermitano. Una metafora dei nostri giorni, dove le giovani famiglie sopravvivono grazie alla pensione degli anziani. E dove i giovani tengono in vita una politica ormai vecchia. La videointervista

Con il sorriso e la stravaganza Salvo Ficarra e Valentino Picone ci portano con il loro nuovo film “Andiamo a quel paese” a fotografare e raccontare l'Italia di oggi. Con i problemi della crisi economica, la disoccupazione, la politica che si mostra sempre vecchia e con i giovani che puntano alla raccomandazione per farsi largo nel mondo del lavoro. E in mezzo a tutto ciò anche una frecciatina alla Chiesa, anzi ai preti.

Il nuovo film della coppia palermitana, nei cinema da giovedì 6 novembre, è una commedia, dove si ride e si riflette. Dove i “mali” del nostro tempo sono affrontati con grande eleganza. “Andiamo a quel paese” è una metafora dei nostri giorni, dove le giovani famiglie sopravvivono grazie alla pensione degli anziani, e gli stratagemmi rappresentati fanno molto sorridere.
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Attori bravissimi come Lily Tirinnanzi, Mariano Rigillo, Ludovico Caldarera, Tiziana Lodato e Fatima Trotta, la piccola Maria Vittoria Martorelli e poi ancora i siciliani Stefania Blandeburgo, Salvo Piparo, Toti & Totino, Gino Carista che non sfigurano accanto ai “partecipanti straordinari” Nino Frassica e Francesco Paolantoni. Come pure il cantante dei Tinturia, Lello Analfino, che regala al pubblico una grande serenata.

Ficarra e Picone in questo film mostrano una grande maturazione nel cinema e nella sceneggiatura. Il finale è un capolavoro perché punta a rappresentare come i giovani, nonostante il loro livello culturale, tengono in vita una politica vecchia.

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