Gli schermi al tocco sono diventati in pochi anni il linguaggio dominante dei gadget tecnologici. Eppure, malgrado il loro successo, sempre più ricerche si sforzano di liberarci dalla tirannia dei display che necessitano di mani libere. E quindi si prova a farli funzionare attraverso comandi vocali, lo sguardo, ora addirittura la lingua.
All’università di Osaka in Giappone alcuni ricercatori hanno sviluppato un apparato che percepisce la pressione esercitata sulla guancia dalla lingua, traducendola in diversi tipi di comandi.
A un gruppo di volontari è stato chiesto di provare vari movimenti: la strisciata da un lato all’altro, verso alto, verso il basso e un picchiettio tipo clic del mouse. Il riconoscimento dei diversi ordini così impartiti è stato accurato nel 98 per cento dei casi.
Ma quali ricadute possono esserci per un sistema del genere? I ricercatori avevano in mente motociclisti e sciatori che volessero usare i loro smartphone, ma le prime applicazioni potrebbero essere in campo medico, ad esempio nel caso di quei disabili che non possono muovere le mani.