Nei ventiduemila ettari di giardino che circondano Villa Fürstenberg a Mestre, oggi sede di Banca Ifis, ci sono dodici opere plastiche di dieci scultori contemporanei: Fernando Botero, Annie Morris, Park Eun Sun, Igor Mitoraj, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Pietro Consagra, Roberto Barni, Julio Larraz, Philip Colbert. È il Parco Internazionale di Scultura, che il presidente dell'istituto Ernesto Fürstenberg Fassio ha inaugurato a settembre. Per l’edizione 2023 di Roma Arte in Nuvola, la fiera internazionale di arte moderna e contemporanea in programma fino al 26 novembre, Banca Ifis ha portato a Roma il suo parco: un’esposizione digitale, pensata come un tour virtuale attraverso le opere del parco della banca. L’installazione si chiama Infinite room. Nello spazio rettangolare vengono proiettati video e immagini del parco e delle sue opere. Gli specchi posizionati a terra e sul soffitto creano l’illusione di una vera passeggiata.
Il percorso parte dall’ingresso della villa. Qui si trova Teseo screpolato, la scultura di Igor Mitoraj. Poi un’altra opera dello scultore polacco: Ikaria e Ikaro alato. Proseguendo si incontrano la Clio dorada di Valdés, il cavallo in bronzo di Botero. L’esposizione è pensata come un dialogo tra arte e natura e ogni anno sarà arricchita con nuove sculture.
Roma arte in Nuvola è organizzata alla Nuvola di Fuksas e quest’anno ospita oltre centocinquanta gallerie d’arte nazionali e internazionali, in oltre 14mila metri quadri di spazio espositivo, suddivisi in arte moderna e contemporanea. La proposta artistica è variegata: dalla pittura alla scultura, dalla videoarte alla digital art e alla street art. Le più rinomate gallerie italiane e internazionali hanno presentato mostre, installazioni e performance.
Il ministero degli Affari Esteri espone quaranta opere della collezione Farnesina. Tra gli artisti, Pistoletto, Paladino, Afro, Iacurci e Binga. Dal Maxxi arrivano due opere: Senza titolo (Triplo igloo) di Mario Merz e Ciclomóvil di Pedro Reyes. Il Museo delle Civiltà porta diversi artisti, tra cui Victor Fotso Nyie. La Galleria Nazionale di Arte moderna e contemporanea espone un’opera di Burri: Nero bianco nero.
Poi la grande mostra dedicata ad Alighiero Boetti, tra i principali protagonisti del gruppo dell’arte povera, che anticipa l’anniversario della sua scomparsa.
Nella prima edizione c’era Israele, nella seconda l’Ucraina. Il paese ospite della rassegna quest’anno, invece, è l’Australia che porta a Roma l’arte aborigena. Tra gli artisti in mostra, Witjiti George, Nyunmiti Burton, Yaritji Heffernan e Zaachariaha Fielding.