Se la crisi continua a mordere, il mondo del commercio non si arrende ma scende in strada. I dati parlano chiaro: mentre centinaia di negozi 'tradizionali' e addirittura di supermercati abbassano le saracinesche, altrettante attività ambulanti sono nate nel giro di pochi mesi. Una comunità professionale sempre più ampia e organizzata, che ha pure un sito (www.italiaambulante.com) web di riferimento. E il cuore pulsante di questa nuova ondata di 'commercio nomade' non è più il comparto dei prodotti alimentari, come accadeva fini a pochi anni fa, ma sono i banchetti di vestiti, scarpe e articoli generici. Ecco una mappa dei mercati più noti e apprezzati delle principali città italiane, in particolare per quanto riguarda la vendita di questo tipo di merci.
TORINO: Nel capoluogo piemontese c'è un gran numero di mercati rionali; se risulta molto frequentato il mercato di Corso Racconigi - il secondo per estensione – quello di Porta Palazzo rimane il più grande, amato e 'battuto' della città. Copre l'intera piazza della Repubblica e alcune strade limitrofe, è il mercato all'aperto più esteso d'Europa e vi si trova di tutto: oltre agli alimentari, si vendono casalinghi, vestiti, scarpe, stoffe. E nelle stradine appena dietro la piazza al sabato c'è anche il Balon, lo storico mercato delle pulci dove ogni settimana si riversano centinaia di giovani alla ricerca di biciclette usate, indumenti vintage e oggetti di ogni tipo. Una volta al mese quest'area diventa Gran Balon, un mercato d'antiquariato molto conveniente e apprezzato.
MILANO: Tra le decine di mercati rionali della città, uno dei più famosi e forse più frequentati è quello del sabato in viale Papiniano. Lì vicino, lungo le rive della Darsena, c'è la vera e propria fiera di Sant'Agostino o Fiera di Sinigallia, mercato che da diversi anni è diventato un luogo di ritrovo per il 'popolo alternativo milanese'. La Fiera è divisa in due parti: nella prima si vendono oggetti etnici, vestiti (soprattutto usati) e mercanzia elettronica, nell'altra le immancabili biciclette. Sul sito www.survivemilano.it i milanesi segnalano diversi mercatini convenienti e ben forniti: per esempio, quello di Via Garigliano, molto apprezzato per le bancarelle di abiti usati, e quello del venerdì in zona Porta Romana.
BOLOGNA: Gli anni passano ma il centro dell'offerta ambulante del capoluogo emiliano resta senza ombra di dubbio la Piazzola, il mercato settimanale allestito nel parco della Montagnola e in piazza VIII agosto. Nelle oltre 400 bancarelle si vende il mondo intero, a prezzi spesso stracciati: lampade, scarpe, giacche, vestiti usati e non, accessori, fiori, pentole, lenzuola. Diversi i mercati per gli amanti dell'antiquariato e degli oggetti da collezionare; ecco (http://www.bolognawelcome.com/guida-turistica/indice-completo/params/Ambiente_4/Famiglia_4.02/Sottofamiglia_4.02.03b/ref/Mercati%20cittadini )la lista dei mercatini meglio forniti.
FIRENZE: E' in pieno centro storico il mercato più noto della città, quello di San Lorenzo, che si estende dalla piazza omonima fino a via dell'Ariento. Tanti i banchi che offrono vestiti, soprattutto articoli in pelle. Ma il tempio dei venditori ambulanti di Firenze è senza dubbio quello che prende corpo il martedì mattina, al Parco delle Cascine, dove ogni settimana viene allestito un mercato fornitissimo e conveniente. Accanto a bancarelle di scarpe, vestiti, alimentari, c'è anche chi vende elettrodomestici oppure oggetti d'antiquariato di ogni tipo e prezzo.
ROMA: Chi esce di casa nella capitale alla ricerca esclusiva di scarpe e capi d'abbigliamento economici, magari usati, e vuole andare sul sicuro, è molto probabile che raggiungerà il mercato storico di Via Sannio, a San Giovanni. Enorme è la quantità di calzature in vendita, così come di vestiti, soprattutto in pelle. Ma, nonostante in giro si senta sempre più spesso la frase 'non è più quello di una volta', il mercato di Porta Portese resta il più grande, famoso, fornito e frequentato di Roma. Dagli accessori per la cucina alle piante, dagli abiti nuovi e usati a binocoli e macchine fotografiche vendute da 'mercatari' russi, passando per borse e oggetti d'artigianato.
NAPOLI: In città le bancarelle sono praticamente dappertutto. Dunque l'affare – o la fregatura – è sempre dietro l'angolo, a portata di passante. Tra i mercatini più battuti e amati c'è sicuramente quello di Forcella, tra Piazza Garibaldi e Corso Umberto: “un posto incredibile dove troverete di tutto, legale e meno”, si legge su un blog (http://www.napolidavivere.it/2010/12/06/migliori-10-mercatini-napoli/ ) dedicato alla 'Napoli da vivere'. E, tra gli altri, non si può non citare il mercato di Poggioreale, dove i napoletani penetrano con mani, testa, corpo e anima in una vera e propria montagna di vestiti e scarpe, ma anche di merce di ogni altro genere. Allontanandosi dalla città e arrivando a Ercolano, c'è il mitologico mercato di Resina, paradiso per i cacciatori di vestiti usati, di surplus militare, di jeans e di giacche vintage. I prezzi sono spesso molto bassi e Resina è frequentato, oltre che dal popolo intero, pure dai costumisti di Cinecittà, che in questo girone dantesco hanno scovato alcuni abiti di scena per film come I cento passi e La meglio gioventù.
PALERMO: L'offerta delle bancarelle, nel capoluogo siciliano, è di certo altamente specializzata nel settore alimentare (vedi La Vucciria). Dai babbaluci (le lumache) alle carnizzerie (macellerie), passando per i banchi di pesce, frutta e verdura, i prodotti di punta e quantitativamente più presenti sono senza dubbio quelli che si mangiano. Ma, in un mercato grande e popolare come quello di Ballarò, che parte da via Tukoroy, si trova un po' di tutto. Nell'ultima parte, ad esempio, in piazza Casa Professa, c'è una grossa e apprezzata esposizione di abbigliamento usato. Altro mercato dotato di tutte le mercanzie possibili e immaginabili è quello del Capo (forse il più frequentato di Palermo), che si snoda da Porta Carini fino al Monte dei Pegni.