Basta pinkwashing: alle donne servono campagne che finanzino la ricerca e la sensibilizzazione. E non prodotti coperti di rosa ma scorretti dal punto di vista della tutela della salute
Ottobre è il mese dedicato alla sensibilizzazione sul tumore al seno. Una malattia che le donne temono molto, anche se non è la prima causa di morte femminile (primato che tocca alle malattie legate alla salute del cuore). E di cui anche i maschi dovrebbero sapere molto, visto il proliferare di cartelloni, spot pubblicitari, campagne di raccolta fondi, salvo poi ignorare il fatto che può colpire anche loro, sebbene in rari casi (400 all’anno in Italia).
Nei prossimi giorni verremo bombardati da messaggi prevalentemente virati al rosa, colore che a livello mondiale viene associato al tumore al seno. Non si tratta solo di maratone, raccolte fondi per finanziare la ricerca, o di associazioni che si spendono tutto l’anno a fianco delle pazienti. I messaggi per lottare insieme contro questa malattia ci raggiungeranno anche al supermercato o in profumeria, dove diverse aziende ci informeranno che parte dei ricavi ottenuti dalla vendita dei loro prodotti saranno devoluti alla ricerca o all’assistenza.
Di fronte a quello che negli ultimi decenni è diventato un fenomeno planetario - che coinvolge aziende di cosmetici, case automobilistiche, produttori di alimenti e alcolici - è nato un movimento di donne-pazienti che si ribella a questo modo di veicolare l’informazione, denominato “pinkwashing”: l’idea cioè di coprire con il rosa comportamenti non corretti dal punto di vista della tutela della salute. Ci sono aziende, infatti, che vendono prodotti contrassegnati con il nastro rosa ma che contengono sostanze tossiche o indiziate di esserlo.
Negli Usa c’è il
Breast Cancer Action che fa le pulci a tutte le campagne; in Italia ci sono le
Amazzoni furiose che con le loro critiche hanno colpito duramente alcune aziende. Il loro consiglio è di andare alla fonte: se volete aiutare la ricerca o l’assistenza per il tumore al seno, donate a chi è impegnato direttamente. Crema idratante, yogurt o detersivo, sceglieteli secondo altri criteri.