Amici bestiali
Come curare il pelo del cane e del gatto
Togliere nodi. Evitare infeltrimenti. Prevenire parassiti. Occuparsi di questo aspetto dei nostri animali domestici è importante. Ecco come farlo diventare una coccola
Il pelo lungo. È bello, affascinante e ruba l’occhio sia nei cani che nei gatti. Se succede che nella nostra vita entri un quattro zampe con questa caratteristica, dobbiamo farci i conti. Non tanto per pulire casa, perché più il pelo è lungo più è facile toglierlo, ma piuttosto dobbiamo metterci in testa che va spazzolato. Il guaio del manto a pelo lungo sono i nodi. Più è fino e setoso, più spesso andrà controllato. Il Rough Collie (Lessie per intenderci, ndr) ha una montagna di pelo con sottopelo. In questo caso è più difficile la formazione di nodi. Succede però che il sottopelo si infeltrisca. E quindi va aperto e spazzolato con cura, per dare modo alla cute di respirare. Nel caso di un setter o di un maltese invece, il pelo è lungo, leggero, setoso. Qui il rischio sono i nodi che piano piano provocando dolore perché tirano la pelle.
Stessa cosa succede con i gatti. Il Maine Coon, il gattone americano a pelo lungo, va spazzolato con cura almeno una volta a settimana per evitare nodi e infeltrimenti. Sul mercato esistono molti attrezzi per toelettare gli animali. Quelli professionali però sono più efficaci. Online ci sono negozi specializzati, ma anche durante le expo, sia feline che canine, si trovano stand dove poterli acquistare e chiedere informazioni su quelli più adatti a seconda del pelo che si deve andare a trattare.
Passiamo al lavaggio e allo shampoo. Il ph della nostra pelle è tra il 4.2 al 5.6, quello del cane è tra il 6.2 al8.6. Il ph del gatto è 6.5, quello del cavallo 6.3. Quindi detergenti umani o da bambini non sono adatti e possono provocare scompensi alla cute e dermatiti. È sempre bene usare prodotti specifici pensati per la pelle degli animali, purtroppo molto più costosi di quelli per umani. Evitate prodotti con tensioattivi aggressivi come SLS Sodium Lauryl Sulfate e SLES Sodium Laureth Sulfate che sì, producono tanta bella schiuma, ma contengono molecole di ossido di etilene. Così come nei prodotti per umani, esistono detergenti per animali privi di questi tensioattivi. Quindi impariamo a leggere l’INCI(International nomenclature of cosmetic ingredients) sia per i nostri prodotti cosmetici che per quelli dei quattro zampe. Non voglio sembrare leziosa, ma il benessere dei nostri compagni di vita passa anche attraverso l’igiene. Per far sì che l’operazione di grooming non si trasformi in una guerra, è bene abituare sia Micio che Fido fin da cuccioli. Per cominciare, consiglio una spazzola morbidissima, che verrà scambiata per un piacevole massaggio. La costanza è fondamentale.
CAREZZE
La frequenza del lavaggio e della spazzolatura del cane dipendono da molti fattori. Per prima cosa dal tipo di mantello. Se non lo spazzolate mai, il pelo morto tenderà ad emanare cattivi odori, i nodi prenderanno il sopravvento creando spiacevoli lesioni cutanee, i parassiti troveranno un’ottima condizione dove riprodursi.
E GRAFFI
Spazzola, cardatore e pettine sono strumenti base per la cura del mantello di cane e gatto. Se usati con cadenza regolare, eviteranno pelo morto, nodi e infeltrimento. L’uso di detergenti specifici per animali è obbligatorio per rispettare il ph della pelle. Gli animali amano il grooming se vengono abituati fin da cuccioli.