Mobilità
2 dicembre, 2025A novembre le vendite sono state praticamente identiche a quelle dello stesso mese dell’anno precedente (124.222 a 124.267). Prosegue, invece, il calo del cumulato 2025. Ma ci sono alcune piccole, grandi novità da raccontare. Due fra tutte
Il mercato italiano dell’auto “congelato” per il secondo mese consecutivo. A novembre le vendite sono state praticamente identiche a quelle dello stesso mese dell’anno precedente (124.222 a 124.267). Prosegue, invece, il calo del cumulato 2025 con i primi 11 mesi che segnano un bilancio di – 2,9 per cento. A parte i singoli risultati dei vari marchi, molti in forte recuperare proprio nell’ultimo giorno del mese grazie alle solite “autoimmatricolazioni”, ci sono alcune piccole, grandi novità da raccontare. Due fra tutte.
Il boom delle elettriche cinesi per merito degli incentivi italiani
La prima riguarda le auto elettriche. A novembre la quota di mercato è arrivata al 12,2 per cento (il mese precedente era al 5,2) con una crescita del 130 per cento che, almeno a memoria, è il miglior risultato degli ultimi anni. Gli italiani hanno finalmente cambiato registro e scelto la via delle zero emissioni?
Niente di tutto questo. Il merito è tutto degli incentivi statali che offrono (ancora per poco) fino a 11 mila euro di bonus per chi acquista un’auto a batteria e risponde ai complessi requisiti necessari per accedere al contributo. Quindi, dai prossimi mesi tutto sarà come prima e l’Italia tornerà ad essere il fanalino di coda dell’Europa nella corsa alla transizione energetica.
Le elettriche più vendute
L'altra piccola grande novità è ancora peggiore perché le elettriche che sono state vendute in più rispetto ai mesi precedenti non sono auto europee ma cinesi. Non è dunque un bel segnale ma è anche quello che tutti già sapevano da sempre. Così ecco i dati di novembre: Byd +535% ormai a livello di Ford, Omoda & Jaecoo +386% e Leapmotor +2.887%, arrivata a superare Suzuki e Alfa Romeo. Questa la classifica dellecinque elettriche più vendute in Italia, sempre a novembre: Byd Dolphin Surf, Leapmotor T03, Dacia Spring, Ford Puma, Tesla Model 3.
Aspettando il destino delle ibride
Infine, un’altra considerazione: a crescere sono state anche le ibride. Molte giapponesi ma almeno “made in Europe” e altrettante vere e proprie europee. Dunque, un buon segnale per l’industria del vecchio continente? Non proprio. Almeno guardando ai prossimi anni ì, quando dovranno cedere (per legge) il posto proprio a quelle elettriche al momento quasi tutte “made in China”.
A meno che il Parlamento a guida von der Leyen non si rinsavisca e cancelli o modifiche quella data del 2035, anno in cui tutti i motori endotermici non potranno più essere venduti nel vecchio continente. Con buona pace delle ibride. Ma sapremo tutto il 10 dicembre.
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