A oltre un anno dall'inchiesta che "L'espresso" ha pubblicato in esclusiva, il giudice istruttore argentino Sergio Torres ha emesso i mandati di arresto per tre piloti ritenuti responsabili di alcuni "voli della morte" coi quali il regime dittatoriale del Paese sudamericano tra il 1997 e il 1982 ha fatto sparire in mare almeno cinquemila oppositori.
I loro nomi: Mario Daniel Arrù, Enrique De Saint Geroges (che sono ancora in sevizio sui voli civili delle Aerolineas Argentinas) e Alejandro D'Agostino, pensionato e leader dei "veterani di guerra" della prefettura navale. Si ritiene fossero a bordo dell'aereo dal quale il 14 dicembre del 1977 vennero lanciate nel Rio de la Plata almeno cinque donne tra cui due suore francesi e tre fondatrici del movimento delle madri di Plaza de Mayo. I loro cadaveri vennero rinvenuti una settimana dopo su una spiaggia a sud di Buenos Aires.
Per lo stesso reato sono stati emessi mandati di cattura anche nei confronti dell'ex sottufficiale di Marina Ricardo Ormello e dell'avvocato Gonzalo Torres de Toloza.
[[ge:espressoarticle:eol2:2122243:1.18857:article:https://espresso.repubblica.it/internazionale/2010/03/04/news/la-verita-sui-voli-della-morte-1.18857]]Quella dei voli della morte era una storia che rischiava di essere dimenticata quando cinque anni fa il fotografo nostro collaboratore Giancarlo Ceraudo, la giornalista ex desaparecida Miriam Lewin, e un imprenditore, Enrique Pineyro, si sono messi in testa di ritrovare i velivoli usati per quegli omicidi di massa.
Dopo un'inchiesta durata quattro anni, hanno ritrovato non solo gli aerei ma anche i piani di volo grazie ai quali si è riusciti a risalire ai nomi di otto piloti. Hanno consegnato tutto il materiale alla magistratura. Ora, i tre arresti.