Mondo
14 novembre, 2025Incendi e blackout nella capitale. Il presidente ucraino: "Raid deliberatamente calcolato" per "causare il maggior danno possibile per le persone e le infrastrutture civili"
Quella appena passata è stata una notte di fuoco sull’Ucraina e in particolare su Kiev. "I russi” hanno colpito “edifici residenziali. Ci sono molti grandi edifici danneggiati in tutta Kiev, quasi in ogni quartiere", ha dichiarato il capo dell'amministrazione militare della capitale ucraina, Timour Tkatchenko. Mosca, invece, ha dichiarato di aver distrutto oltre 200 droni ucraini sul proprio territorio.
Il bilancio, per ora, è di quattro morti e almeno 26 feriti. L'ondata di bombardamenti ha provocato interruzioni della corrente elettrica e del riscaldamento in diverse zone della capitale. S Bersagliati edifici civili e strutture della rete energetica: alcune aree di Kiev sono rimaste senza luce e senza riscaldamento. È stato dichiarato lo stato di allerta aerea nella capitale e in diverse regioni. “A Kiev è stato dichiarato l’allerta aerea a causa della minaccia di utilizzo di missili balistici”, si legge nel report diffuso dall’amministrazione militare della capitale.
"Dalla notte scorsa i nostri servizi d'emergenza sono al lavoro sui luoghi degli attacchi russi. Un attacco malvagio". Così su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che accusa la Russia di aver lanciato "circa 430 droni e 18 missili". "Sappiamo di decine di feriti, anche bambini e una donna incinta. Purtroppo quattro persone sono state uccise", aggiunge, aggiornando ancora il bilancio di quello che definisce un "attacco deliberatamente calcolato" con l'obiettivo di "causare il maggior danno possibile per le persone e le infrastrutture civili".
Mosca continua a lanciare raid sull’Ucraina, quindi, in contemporanea alla sua avanzata di terra nel Donetsk. Solo lo scorso 8 novembre, le città ucraine hanno subito "uno dei più grandi attacchi missilistici balistici diretti contro impianti energetici" dall'inizio dell'invasione su vasta scala della Russia nel febbraio 2022, ha affermato l'allora ministro dell'Energia Svitlana Hrynchuk.
Intanto la Guardia costiera statunitense ha comunicato di essere stata informata della presenza, nelle vicinanze delle Hawaii, di una nave dell’intelligence della Marina russa che si trovava appena oltre il limite delle acque territoriali degli Stati Uniti. L’avvistamento, riportato dal Kyiv Post, risale al 29 ottobre. Si trattava della Kareliya, un’unità di classe Vishnya progettata per intercettare comunicazioni e segnali sensibili. La nave si era spinta fino a circa 15 miglia nautiche a sud dell’isola di Oahu: pur restando formalmente in acque internazionali, era comunque abbastanza vicina a siti militari strategici hawaiani da far pensare a una manovra intenzionale.
LEGGI ANCHE
L'E COMMUNITY
Entra nella nostra community Whatsapp
L'edicola
Divide et impera - cosa c'è nel nuovo numero de L'Espresso
Il settimanale, da venerdì 14 novembre, è disponibile in edicola e in app



