Tempo fa, in un'altra Bustina, avevo raccontato delle sorprese che riservano alcuni cataloghi di librai antiquari. Non tanto quando registrano incunaboli famosi e costosissimi, scatenandoti furiosi accessi d'invidia e di insoddisfatto desiderio di possesso, ma quando ti parlano di libri curiosi, dimenticati dalla storia delle lettere e delle scienze, dai titoli improbabili che suggeriscono contenuti deliranti; talché non t'importa tanto possederli quanto immaginare che cosa potrebbero raccontare.
Ho ora tra le mani l'ultimo catalogo della libreria antiquaria Rovello che, accanto a varie opere imprescindibili, ne elenca alcune che suscitano l'interesse del lettore curioso proprio per la loro saporosissima marginalità.
Tanto per cominciare si trova l'operetta ottocentesca di tal Fréderic-Charles Baer, "Essai historique sur l'Atlantique des anciens", che non è né il primo né l'ultimo tentativo di risolvere il mistero di Atlantide ma certamente lo risolve in modo originale, dimostrando con dovizia di notizie storiche, prove etimologiche, una antologia dei testi platonici in materia e due bellissime carte geografiche, che la mitica Atlantide altro non era che la terra degli ebrei, e pertanto la Palestina. Il sospetto che questo Baer fosse un ebreo esageratamente sionista è fugato dal fatto che in frontespizio si definisce (oltre che membro dell'accademia svedese delle scienze) come elemosiniere della cappella reale di Svezia a Parigi, e pertanto doveva essere un protestante.
Sorvolo su un libro ben noto agli studiosi del Seicento, ma che spicca in ogni caso per un suo bel titolo, "La rettorica delle puttane" di Ferrante Pallavicino, e mi soffermo su G. B. Modio, "Il convito, ovvero del peso della moglie. Dove ragionando si conchiude che non può la donna disonesta far vergogna all'huomo", del 1558 (ma la prima edizione è 1554). Un buon catalogo ti fa venir voglia di andare poi a cercare altre notizie sul libro, e apprendo che il Modio, inserendosi in una antica polemica misogina, tuttavia sostiene che l'adulterio femminile non lede la buona fama del marito, il che era un modo assai pionieristico per delegittimare il delitto d'onore.
Non che Modio fosse un femminista perché considerava la femmina più lasciva e dunque più incline all'adulterio dell'uomo (il quale non è adultero se va a soddisfare i suoi bisogni con le meretrici), ma se volete qualcosa di veramente antifemminista il catalogo ci offre "Lo Scoglio dell'Umanità, ossia Avvertimento salutare alla Gioventù per cautelarsi contro le male qualità delle donne cattive", sotto lo pseudonimo di Diunilgo Valdecio, 1774. In compenso il Modio è ricco di argute riflessioni sul perché il marito tradito si chiami "becco" visto che il caprone non è animale geloso, e forse si chiama cornuto perché gli animali con le corna, vegetariani, sono più mansueti, tolleranti e meno aggressivi. Ma un'altra possibile etimologia rinvia a "cornucopia" a causa dei benefici che l'adulterio della moglie può procurare al marito.
Altro item a prima vista promettente è "La Chanson de la figue" (Parigi 1886), ma è la tarda traduzione di "La ficheide", del 1539, opera di Annibal Caro. Tuttavia il titolo che mi ha fatto saltar sulla sedia perché ho avuto l'impressione che ci parli delle cose d'oggi è il "Dictionnaire des girouettes" di Aymery Alexis, seconda edizione 1815, il cui titolo non brevissimo, tradotto in italiano, suona: "Dizionario dei voltagabbana... Opera in cui sono riportati discorsi, proclami, canzoni, estratti d'opere scritte sui governi che sono apparsi in Francia negli ultimi venticinque anni; e ove si citano i posti, i favori, i titoli che hanno ottenuto in diverse circostanze uomini di Stato, letterati, generali, artisti, cantanti, vescovi, prefetti, giornalisti, ministri, eccetera, ...".
Ed è un vasto dizionario biografico in cui appaiono da Fouché a Murat (che aveva giurato fedeltà alla Repubblica per diventare poi re di Napoli), sino a Chateaubriand e altri illustri opportunisti, in gran parte eccellenti saltatori da Napoleone alla Restaurazione.
Ovvero, niente di nuovo sotto il sole.