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Opinioni
ottobre, 2013

Solo va il Cav in crac

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Le notti bianche di Berlusconi a Palazzo Grazioli e nel centro di roma

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Dopo mezzanotte, spesso molto dopo, nelle notti buie e tempestose dell’autunno del patriarca, il cortile del palazzo si anima. In modo diverso dal via vai di vertici da elmetto e mazze ferrate dello zoo pidiellino. È il momento in cui l’inquilino di Palazzo Grazioli approfitta dell’ombra. Sono le notti bianche del Cav.

A PIEDE LIBERO Succede che esca quasi di soppiatto e a piede libero per prendere aria nella Roma deserta. Non va lontano e mai di fretta, trasognato come l’uomo in frac, vecchissima canzone di Domenico Modugno, una delle sue preferite. Attraversa via Botteghe Oscure: un tempo da là comandava il Pci. Sfiora i due palazzi che ospitano le due grandi logge massoniche rivali. Lambisce la chiesa del Gesù: un tempo là comandava la Democrazia Cristiana, ora è il fulcro dei gesuiti papalini.

GATTI ROMANI La città è vuota, quindi potenzialmente non ostile. Come si sa di notte tutti i gatti sono bigi, e questo vale soprattutto a Roma, capitale gattara che di felini se ne intende, ma dove sotto la luce del sole le sfumature del potere si analizzano come bosoni di Higgs.

NOTTI BIANCHE A passeggiare nel buio. È il paradosso della vita, lo switch off del destino, lo spread tra quello che si è stati e quello che si può diventare. L’uomo della luce e della ribalta, lo scienziato dello studio televisivo, che cerca il respiro e la libertà dell’ombra.Non in frac, sembra un uomo in crac (almeno per ora).

CANI E FALCHETTI A volte con la baldanzosa fidanzata Francesca Pascale si prende cura della passeggiata sotto le stelle di Dudù, neo innesto dello zoo, sempre più centrale nella vita della corte, le sue ringhiate o le feste che riserva ai cortigiani vengono tenute in gran considerazione. I cani possono anche diventare dei falchetti come ha insegnato Snoopy che amava trasformarsi in Joe Falchetto o in avvoltoio e ne sapeva parecchio su notti buie e tempestose.

ROSE ROSSE Mentre Dudù deambula nel cortile di palazzo tra petali di rose rosse (ci sono le fotografie: nota per gli increduli) il Cavaliere scambia due battute con le guardie del corpo. O con il principe Alvaro Caravita di Sirignano, detto dagli intimi Lallo, anch’egli proprietario di un piano del palazzo e cugino del duca Grazioli padrone di casa di Berlusconi.

SAN GENNARO AIUTACI TU Sirignano, figlio di Pupetto, gran signore gaudente che si proclamava discendente da San Gennaro, autore nel 1981 per Mondadori di “Memorie di un uomo inutile”, è un amante viscerale di cani, ne ha cinque o sei a seconda del momento, e non manca di avviare lunghe discussioni con l’ex premier sui modi e le maniere di gestire un Paese o un governo.

TEMPI ANDATI Ogni tanto, qualche passante lo riconosce mentre si ferma a guardare, finalmente indisturbato, le luculliane vetrine di House and kitchen, evoluzione moderna di un negozio-istituzione romano, le Sorelle Adamoli, ci si trovava di tutto, nell’edificio a lato di palazzo Grazioli. È méta molto apprezzata da Berlusconi che una volta venne anche folgorato da una giovane commessa sudamericana assunta da due giorni. La folgorante, subito dopo, ebbe una stupefacente svolta di vita e esordì nello show-biz, ramo tv e cinema non d’autore. Ma allora i falchi sembravano colombe, il potere eterno e le notti nonerano bianche, ma si passavano magnificamente in bianco...

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