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Opinioni
luglio, 2017

La Lombardia alla guerra d’Africa

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Idea della Lega: invadere il continente.  E affidarne la gestione economica  alle provincie di Lodi, Sondrio e Mantova

Il blocco dei porti è solo una delle possibili misure contro l’immigrazione indiscriminata. Secondo un recente studio dell’ong francese “Marchese de Sade”, una misura ancora più efficace sarebbe munire ogni porto europeo di animatori turistici che accolgano i migranti, appena sbarcati dalle navi, invitandoli a partecipare alla corsa nei sacchi, al corso di cucina creola e al karaoke sulla spiaggia. Il fuggi fuggi sarebbe assicurato: precipitoso ritorno sulle navi facendo la rotta a ritroso verso i porti di provenienza, con il grande vantaggio, per l’Europa, di non sentirsi in colpa per la mancata accoglienza.

La Lega Matteo Salvini con il suo staff (costituito da un sollevatore di pesi ceceno, un pescatore di frodo, un buttafuori e, per rispettare le quote rosa, una mucca brunoalpina) sta approntando un piano che finalmente smentisca il luogo comune della Lega capace solo di protestare. Le proposte concrete sono: 1 - Invadere l’Africa e farne un protettorato della Regione Lombardia, affidando alle provincie di Lodi, Sondrio e Mantova il compito di rendere finalmente autonoma l’economia di quel pittoresco continente; 2 - Rilanciare, grazie all’operazione denominata “Sì buana”, il colonialismo, che sarebbe in grado, da solo, di creare in Africa decine di migliaia di posti di lavoro come cameriera, assistente di corridoio, cocchiere, lacché, giardiniere, autista, lavapiatti; 3 - Accogliere solamente i migranti che già possiedono una casa di proprietà, un lavoro stabile, un’automobile in regola con la revisione, un servizio di posate da pesce, un abito intero di buon taglio, grigio o blu scuro, e una moglie molto figa. L’unico con i requisiti adatti, per il momento, è il nuovo acquisto della Juventus Marius Olalà, un ivoriano con un contratto di nove milioni di euro all’anno. Moltissimi invece gli italiani che, non avendo i requisiti richiesti, rischiano di essere espulsi o tradotti nei campi di accoglienza.

Il Pd Matteo Renzi, con un tweet, rimanda alla sua pagina Facebook, dove un post annuncia un blog tematico che apparirà sul sito del Pd. Anche i frop e i digital forum, i bangles e i wrap verranno attivati per fare chiarezza sul tema dell’immigrazione, basandosi sui contenuti condivisi elaborati dalla piattaforma Turnus. Il tutto non significa niente, ma dà un’impressione di sfrenato attivismo che potrebbe anche ingannare l’opinione pubblica per qualche mese. Nel frattempo il governo Gentiloni si farà carico del problema.
Cinquestelle Il movimento, dovendo tenere conto di una composizione politica piuttosto varia, che va dai neotemplari alle Brigate Rosse, è favorevole all’accoglienza nei giorni pari e al cannoneggiamento delle navi dei migranti nei giorni dispari, attribuendo alla stampa disonesta qualunque interpretazione equivoca di questa chiarissima indicazione. Comunque sia, come chiariscono gli onorevoli Di Sesto, Di Pino, Di Carmela e Di Maurizio, tutti devono tenere gli scontrini e mostrarli ai soccorritori appena scesi dal gommone. La regola vale anche per i soccorritori, che devono mostrare i loro scontrini ai migranti prima di poterli trarre in salvo.

Berlusconi Tornato prepotentemente sulla scena pubblica, il popolare miliardario propone per i migranti la stessa politica adottata a suo tempo per i bisognosi: distribuirà personalmente, a pioggia, mance da cinquanta e cento euro, dicendo con un sorriso «mi son de Milan, che la g’ha il coeur in man» ai beneficiati. Coloro che, per comprensibili ragioni di tempo e di sovrannumero, non potranno ricevere la banconota da Berlusconi, saranno arrestati e rimpatriati a forza. Non presa in considerazione, per adesso, la proposta di Michela Brambilla di estendere anche ai migranti le misure di welfare già previste dal movimento animalista per coniglietti, gattini, pappagallini e pesciolini.

Gli accoglienti Il fronte dell’accoglienza non ha tentennamenti: bisogna accogliere tutti, uno per uno. Con una rosa, un sorriso, una canzone di Aznavour. Poi fare affidamento sulla Provvidenza, che per il momento, però, mantiene il più stretto riserbo sui suoi piani operativi. Emergono indiscrezioni su un misterioso Piano Amen, che consisterebbe nel dire un “amen” per ogni migrante inabissato.

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