In mancanza di una politica forte e di leader fascinosi e di peso nel senso di pensiero e contenuto - vietato dire ideologia, cos’è? - c’è attenzione e tensione crescente per icone del passato, indigene e forestiere, da Aldo Moro a Winston Churchill, non più considerate ammuffite e matusalemme come sarebbe successo tempo fa. Forse a farli svettare più che mai varrà pure l’impietoso paragone con i capricciosi protagonisti del momento.
Lato storia italiana, la celebrazione della figura e della tortura del presidente della Dc nel quarantennale del suo rapimento sta riscuotendo grande interesse persino tra i giovani, la fascia più ostica e blasé del Paese. Non solo libri, documentari, inchieste, articoli, programmi ma presto una fiction su Rai Uno “Aldo Moro-il Professore” che racconta anche la sua inedita vita in cattedra. Molti suoi allievi ricordano ancora la seduzione dell’eloquio e la competenza nella gestione della struttura articolata delle frasi per non parlare dell’uso dei congiuntivi.
Difficilmente i posteri potranno ammirare questi talenti nella generazione dei candidati premier al «governo del cambiamento» non solo per la loro dialettica prudentemente scarna ma anche per nozioni di geografia assai approssimative. A Montecitorio s’ipotizza che Luigi Di Maio sia corso ai ripari (ripetizioni, scuole serali, una app?) per riuscire a destreggiarsi nelle declinazioni e nelle frasi potenzialmente perigliose. Ma chi diventa premier si rende conto che l’incertezza dei congiuntivi logora solo chi non lo fa (il premier).
Nelle conversazioni diplomatiche, nelle analisi politiche di simposi di teste d’uovo si nomina sempre più spesso Winston Churchill, il sant’uomo che salvò l’Europa da Hitler. Mediatico e carismatico, tasso alcolico e fumo da personaggio di Bukowski, umorismo fulminante aveva un carattere al cui confronto Matteo Renzi e Matteo Salvini appaiono come l’orso Bubu.
Così nel pieno dello stallo delle consultazioni quirinalizie nel fondo sul Corriere della Sera del 16 aprile “Lo sterile silenzio” Ernesto Galli Della Loggia cita a sorpresa l’ex premier britannico. L’argomento è forse la campagna di Siria? Ma no, paragona lo storico discorso alla Camera dei Comuni di Churchill al mutismo post elezioni di Renzi. E lo mette a confronto perfino alla chiusura comunicativa di Virginia Raggi, la «Turandot del Campidoglio», muro di gomma tattico alle critiche sull’abbandono della Capitale. Che Churchill perdoni Galli Della Loggia.
I giornalisti che hanno incontrato il ministro dell’Interno Marco Minniti hanno notato che sulla scrivania era poggiato in bella vista “The darkest hour”, il libro di Anthony McCarten sulla battaglia che Churchill nel 1940 intraprese per convincere il suo partito e il re a rifiutare un accordo con la Germania nazista. Il film tratto dal libro con un Churchill più fotogenico di Fedez ha collezionato una montagna di premi con tanto di Oscar a Gary Oldman ed è stato campione d’incassi anche in Italia. E già la serie di Netflix “The crown” aveva dato a Winston quel che era di Winston.
Non sarà un caso che la Gran Bretagna - assai acciaccata internamente per la Brexit, confinata in ruolo marginale e senza una nuova missione politica - investa in termini mass mediologici sulla figura con più sex appeal, monarchia a parte, del suo passato (tra l’altro la stampa mondiale ha appena pubblicato che Churchill tradiva sua moglie Clementine, una vera martire, con la prozia della super modella Cara Delevingne).
La nostalgia di leadership illuminate, da Moro a Churchill, e la mancanza di visione e punti di riferimento che non siano puro luna park elettorale si fa sentire. Nella fase “cercasi alleato disperatamente” Di Maio, aspirante al «governo del cambiamento», si è ispirato a Giulio Andreotti, non proprio una mammola politicamente, citando la tesi dei due forni, va ben di qua e va ben di là. Sarebbe allora il caso che rammenti la teoria - non-animalista - di Bettino Craxi: prima o poi tutte le volpi finiscono in pellicceria. Chissà quale sarebbe stata la versione dedicata agli insetti. Vedi alla voce: grillini.