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Opinioni
luglio, 2018

Il falò della sacralità

Buffetti al Papa. Esorcisti abusivi. E pure la camorra a Medjugorje. In tempi di populismo, anche la profanazione è cool

La Madonna e perfino il Papa, il concetto di sacro si sta stemperando, al momento sono in salvo solo i Santi. Sarà colpa dei migranti, delle Ong, di Merkel, Putin, e pure di Renzi, ci sta sempre bene. Nessuno è più intoccabile, niente è più inviolabile secondo la politica di turno, ma poi al dunque l’applicazione del principio è sempre selettiva. Ma adesso i segnali vanno oltre la politica e coinvolgono ben più alte sfere. Il profano è in grande spolvero a vari livelli e per diversi modelli. Non ci si ferma di fronte a nulla, è il falò della sacralità.

In ordine di rango, il santuario di Medjugorje addirittura. Dove la camorra ha piantato le tende e fa affari d’oro con i fedeli che arrivano dalla Campania. L’allarme lanciato dall’arcivescovo polacco Henryk Hoser a Varsavia è stato ripreso da blog, settimanali e tv cattoliche, oltre che da molti quotidiani ma i pellegrini napoletani si sono sentiti assai oltraggiati dalla notizia e non l’hanno presa affatto bene.

Fatto sta, dall’intreccio d’inchieste tra la Procura di Santa Maria Capua Vetere e la Guardia di Finanza su clan dei Casalesi e altri laboriosi club malavitosi controllori dei pacchetti dei pellegrinaggi alla Madonna, sembra che tutto parta da tal Michele Barone arrestato per molestie e abusi sessuali, al secolo esorcista abusivo.

Santi numi, dopo parcheggiatori e tassisti anche gli esorcisti abusivi? Non sono mancati i commenti sul web: «Satana si fa scacciare dagli abusivi? Anche il diavolo non è più quello di una volta» (Brisk). «Farà il lavoro senza fattura, che vuoi… tutti risparmiano l’Iva… perfino il demonio» (Fabrizio67).

Per altri versi e con le ovvie ed elevate differenze, l’incontro di Sua Santità con Emmanuel Macron è esemplare. Chi tra i due - test basico da prima elementare - usa accarezzare, benedire con la sua mano santa il popolo devoto mandandolo al settimo cielo? Risposta esatta purché non ci sia in giro il presidente francese. Che, ben conscio del cerimoniale e delle decine di papa-razzi accreditati, ha fatto tap tap sulla spalla a Bergoglio, l’ha baciato e, rubandogli il mestiere, l’ha pure accarezzato sulla guancia. Non si sa se l’abbia fatto per uno slancio d’affetto o per rimarcare che in Francia i pontefici sono di casa, vedi Avignone, o per sottolineare la nota laicità francese (e anche la sua). A ogni buon conto Macron-Napoleon, come lo chiamano in patria, ha creato un precedente. Meglio prendere provvedimenti in Vaticano prima che seguano futuri buffetti, schiaffetti, pizzicotti sul viso del vicario di Cristo.

E i parroci del super cattolico Veneto? Succede che un campo estivo per ragazzini delle medie raccomandato dalla parrocchia locale si trasformi in un luogo di terrore. Gli animatori del campo erano così animati da far finire uno degli adolescenti al pronto soccorso, agli altri solo “formative” percosse con bastoni e doghe di legno. Al ritorno a San Pietro di Barbozza i genitori di tre fanciulli malconci hanno chiesto spiegazioni a padre Nando Spimpolo, punto di riferimento della comunità e garante della vacanza, aspettandosi orrore e dispiacere. E invece, «che esagerazione, ci sono stati solo dei disguidi», ha replicato don Spimpolo. Apriti cielo.

Che i malati non siano intoccabili non è una novità ma non era mai successo che, come hanno riportato i media, un medico avesse l’ardire di chiudere il suo reparto e di spostare i malati in un settore non di pertinenza per festeggiare la nomina a primario dell’Ospedale del Mare di Napoli. Il professor Francesco Pignatelli, per giunta un po’ seccato, ha fatto notare che così aveva risparmiato sugli straordinari visto che gli infermieri si erano messi in ferie proprio quel giorno. Ma guarda, quando si dice il fuoco sacro della Provvidenza.

Ormai ai tempi e agli uomini del populismo e del sovranismo tutto appare lecito, tutto può essere dissacrato e comunque viene sempre di più accettato. Forse per tornare indietro ci vorrebbe un esorcista culturale, certo non abusivo.

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