Sottosegretari in divisa nazista, soldi a chi si sposa in chiesa, raduni a Predappio, Berlusconi. Le più avanzate teorie scientifiche provano ad aiutare a capire questo eterno ritorno di un passato lontano

Dieci giorni fa è comparso nei telegiornali italiani Silvio Berlusconi, pettinato come cinquant’anni fa, che proponeva “un milione di posti di lavoro”, come cinquant’anni fa. In un primo momento si è pensato a una interferenza con le teche Rai, poi ci si è resi conto che le immagini, incredibilmente, erano del giorno stesso. Per molti è stato uno shock. «È stato come scoprire che il colonnello Bernacca è vivo e conduce ogni sera il meteo. O che Bartali si sta allenando per il prossimo Tour», ha dichiarato all’Ansa il presidente dell’Unione Psicologi, Sabino Favaroux. «È il tipico fenomeno di spaesamento temporale che sempre più spesso turba le giornate di milioni di italiani».

 

Altri episodi L’idea di assegnare un bonus statale alle giovani coppie che si sposano in chiesa era già presente nelle grida spagnole del Seicento (se ne fa cenno nei Promessi Sposi, quando il Conte Zio dice «ma sei scemo?» al giovane sacrestano che avanza la proposta). Come è possibile, dunque, che una proposta identica sia stata firmata da cinque deputati della Lega in questa legislatura? E i rotoli di banconote che il governo italiano intende riesumare, possibilmente raccolti da un elastico (azzurro per i maschietti, rosa per le femminucce), sono gli stessi descritti nei Malavoglia per pagare i lupini? Gli stessi accumulati dal turpe Fagin nella Londra di Dickens? I fenomeni di azzeramento del tempo si moltiplicano, come se gli anni non fossero mai passati.

 

La quantistica È una delle poche discipline che sta tentando di dare una spiegazione razionale del fenomeno. Partendo dalla teoria della relatività di Einstein, ovvero dall’idea che il tempo non sia una dimensione lineare, ma solo una convenzione sociale per facilitare la scadenza dei farmaci, gli appuntamenti di lavoro, il calendario dei campionati di calcio. «Non si spiegherebbe altrimenti - sostiene il fisico quantistico Giorgio Levi-Pumpkin - il fatto che nel 2022 esistono sottosegretari del governo italiano che si sono messi in posa con l’uniforme nazista. Ci sono delle smagliature spaziotemporali attraverso le quali, soprattutto se il proprio cervello non si frappone come ostacolo, si può viaggiare attraverso i secoli. Come spiegare altrimenti il fatto che la Russia invada l’Ucraina per tornare ai confini del 1300? E secondo voi i tempi congressuali del Pd, hanno a che fare con la cosiddetta realtà oppure sono regolati su orologi astrali dei quali nemmeno conosciamo l’esistenza?».

 

Predappio A Predappio, ogni anno, le teorie della fisica quantistica trovano un’impressionante conferma. In quella che è una specie di Stonehenge latina, si radunano i fedeli di un culto misterioso, consacrato a un omone dalla grossa mascella, ridicolo già somaticamente, dunque già alla vista, ancora prima che aprisse bocca. Costui avrebbe potuto avere molta fortuna in un circo e per questo diventò, conseguenzialmente, capo degli italiani. La permanenza del culto non è spiegabile razionalmente. Secondo qualcuno il mascellone è apparentabile ai capoccioni dell’Isola di Pasqua, il cui profilo quasi coincide con quello dell’icona di Predappio. Secondo altri sono gli abitanti di Pasqua ad avere imitato, dieci secoli fa, il profilo dell’omaccione nostrano. Come sia, è evidente che la percezione del tempo ne esce sgretolata.

 

Il rap Infine. Il rap. Ecco la prova definitiva che il tempo si è fermato per sempre, o non è mai esistito. Ci sono rapper sessantenni, con il cappellino e lo spillone nell’orecchio, che fanno gli stessi gesti di rapper ventenni, con il cappellino e lo spillone nell’orecchio. La distinzione dei rapper, difficilissima, è diventata una vera e propria professione, come il sessaggio dei pulcini. Come assegnare un’età ai rapper? E un’identità precisa? Il tempo è un cerchio che tutti ci racchiude e ci confonde. Tra cinquant’anni Berlusconi annuncerà a Predappio un milione di posti di lavoro.